14 Settembre 2021

Ulivieri contro l’esonero di Di Carlo: “Vicenza, è troppo presto per cacciarlo. Mimmo ascolti l’ambiente”

ULIVIERI DI CARLO VICENZA – Renzo Ulivieri, presidente dell’associazione italiana allenatori, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del “Giornale di Vicenza” manifestando la propria insoddisfazione sull’ipotesi esonero per Mimmo Di Carlo, allenatore del Vicenza. Le sue parole: “È presto per cacciarlo. Sarri a Empoli partì pure peggio e vinse il campionato. Mi dispiace per le […]

ULIVIERI DI CARLO VICENZA – Renzo Ulivieri, presidente dell’associazione italiana allenatori, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del “Giornale di Vicenza” manifestando la propria insoddisfazione sull’ipotesi esonero per Mimmo Di Carlo, allenatore del Vicenza. Le sue parole:

“È presto per cacciarlo. Sarri a Empoli partì pure peggio e vinse il campionato. Mi dispiace per le voci che si stanno rincorrendo sul possibile esonero di Di Carlo. Sì ma a che partita siamo? È la terza. Via, non si può mettere in discussione l’allenatore dopo appena tre partite. È chiaro che qualcosa non funzioni. Ma succede di partire così, la squadra avrà dei problemi e finora non ha avuto fortuna. Non è vero che i giocatori non seguono Di Carlo o che Mimmo non ha in mano il Vicenza. Appena si sbloccano, i biancorossi svolteranno, io ne sono convinto. Io dico solo una cosa. Conosco Mimmo sia come giocatore che allenatore. È un tecnico di valore e affermo questo non per amicizia o perché sono suo tifoso, mi baso su dati oggettivi. Il cammino in serie B è estremamente lungo, c’è
tutto il tempo per rialzarsi. Lui conosce bene l’ambiente, sostituirlo già ora non mi sembra una buona idea. A Mimmo però voglio ricordare una cosa. L’allenatore deve saper resistere in queste situazioni e mantenere la calma. Di più, deve ascoltare i tifosi, deve leggere quello che scrivono i giornalisti, anche se possono scrivere male di lui e delle sue scelte. Io i tifosi li ho sempre ascoltati. Persino quella volta che a Valdagno, dopo un’amichevole, vennero a dirmi che proprio Di Carlo era meglio non farlo giocare, visto che aveva due piedi non proprio educati. Un tecnico deve sempre avere la forza di leggere e ascoltare le critiche, altrimenti cambi mestiere”.

“Se mi è successa qualcosa del genere? Quando arrivai a Vicenza, il primo anno, sì. L’inizio non fu dei migliori e dopo un allenamento il presidente Farina mi disse che dovevo passare in sede. Mi dissi: ecco, ci siamo, mi manda via. Invece successe qualcosa di incredibile. Farina mi disse che ero un grande allenatore, che avevo indovinato tutto e al primo pareggio in casa, i tifosi ci avrebbero portato in
trionfo. Morale: arrivammo quinti. Questo per dire che le cose possono cambiare. Di Carlo ha fatto tanto per i colori biancorossi e ha riportato il Vicenza in serie B, salvandolo l’anno scorso. Non è poco”.