9 Aprile 2021

Cosenza, il gruppo “Anni Ottanta”: “Guarascio sta umiliando una provincia intera. A squadra e mister chiediamo uno scatto d’orgoglio”

STRISCIONE COSENZA GUARASCIO – Rush finale di stagione delicatissimo in casa Cosenza, alla ricerca di punti che possano consentire ai ragazzi di Occhiuzzi di mantenere il preziosissimo patrimonio della cadetteria. La recente sconfitta di misura incassata nel turno di Pasquetta contro la Cremonese ha, di fatto, ridimensionato il pesantissimo successo ottenuto pochi giorni prima, sempre […]

STRISCIONE COSENZA GUARASCIO – Rush finale di stagione delicatissimo in casa Cosenza, alla ricerca di punti che possano consentire ai ragazzi di Occhiuzzi di mantenere il preziosissimo patrimonio della cadetteria. La recente sconfitta di misura incassata nel turno di Pasquetta contro la Cremonese ha, di fatto, ridimensionato il pesantissimo successo ottenuto pochi giorni prima, sempre al “San-Vito-Marulla”, contro l’Ascoli impedendo ai Lupi di allontanarsi con convinzione da una zona rossa ora nuovamente molto vicina.

In vista della trasferta di Venezia il gruppo organizzato “Anni Ottanta” ha esposto uno striscione, nei pressi dell’impianto casalingo dei silani, il cui contenuto appare eloquente: “Chi non lotta… tolga la maglia”si legge.

Ma non solo perché, sul proprio profilo Facebook, lo stesso gruppo organizzato rossoblù ha rincarato la dose scagliandosi pesantemente contro il presidente Guarascio e chiedendo ad Occhiuzzi ed i suoi ragazzi di dare l’anima sul campo per raggiungere l’obiettivo:

“L’ennesima stagione sta volgendo al termine e il Cosenza è sempre più sull’orlo del baratro. Ormai tutta la tifoseria ha capito che il responsabile numero uno di questo scempio si chiama Eugenio Guarascio, un presidente che col suo operato sta umiliando una Provincia intera, collezionando figure ridicole una dopo l’altra agli occhi dell’intera Italia calcistica. Puntualizzato doverosamente ciò, chiediamo però alla squadra ed al mister uno scatto di orgoglio e di dignità in vista delle ultime giornate di campionato.

La serie B è un patrimonio che va difeso con le unghie e con i denti fino all’ultimo secondo e, soprattutto, la maglia rossoblù va sudata ed onorata fino alla fine. Per questi due colori, questa maglia e questo simbolo c’è gente che ha macinato chilometri su chilometri in giro per l’Italia, sacrificando affetti, tempo, denaro e salute. Chi è con la testa altrove e non crede più nella salvezza è giusto che si faccia da parte. Vogliamo solo gente motivata, che scenda in campo col sangue agli occhi e che sudi la maglia fino all’ultima goccia di sudore. Il campionato scorso ci ha insegnato che con il cuore e la grinta si può andare anche oltre i propri limiti tecnici. E’ arrivato il momento di dimostrarlo anche quest’anno. Se ciò non avverrà ne trarremo le conseguenze e non faremo sconti a nessuno” – riporta TifoCosenza.it.