29 Marzo 2021

Ventura: “La Salernitana di oggi è assai diversa dalla mia. Lecce? Corini ha trovato i grandi equilibri che hanno messo le ali alla squadra”

In vista del match tra i pugliesi e i granata, il doppio ex di Lecce e Salernitana, Gian Piero Ventura ha parlato a Il Quotidiano di Puglia. Queste le sue parole, secondo quanto riporta calciolecce.it: “E’ una Salernitana assai diversa dalla mia. Dei giocatori della scorsa stagione giocano da titolari in pochi. Noi eravamo quarti-quinti […]

In vista del match tra i pugliesi e i granata, il doppio ex di Lecce e Salernitana, Gian Piero Ventura ha parlato a Il Quotidiano di Puglia. Queste le sue parole, secondo quanto riporta calciolecce.it: “E’ una Salernitana assai diversa dalla mia. Dei giocatori della scorsa stagione giocano da titolari in pochi. Noi eravamo quarti-quinti prima del Covid. Lo pagammo a caro prezzo. Questa è una squadra ad immagine del suo allenatore, punta dritta al risultato, sta facendo molto bene. E’ compatta, coesa, difficile da incontrare, punta allo sbarco diretto in serie A, per il quale oltre all’Empoli, capolista solitario con un bel vantaggio, ci sono Lecce e Monza, anche il Venezia, il Brescia che era dato fra le favorite. Il presidente giallorosso vive per la sua creatura a 360 gradi, non l’ho ancora conosciuto personalmente, difficile perciò entrare nel personale, contano i risultati che sta ottenendo con il Lecce, la capacità di guardare al futuro. È una ventata di freschezza, per un calcio che ha registrato l’addio di un uomo speciale come Prandelli, cresciuto in un’altra dimensione del pianeta pallone. Sticchi Damiani ha saputo scegliere uno come Corvino, per rilanciare il Lecce.  Pantaleo? E’ stato un maestro per me, per tanti di noi, ha una storia di primissimo piano, ha saputo già sconfiggere le conseguenze negative della retrocessione, ha messo il Lecce nelle condizioni di ripartire subito. Straordinaria la sua campagna acquisti. Ha incominciato con Coda, un super bomber a parametro zero con tanta voglia di A, che sta trascinando la squadra, ha chiuso con Maggio, una carriera prestigiosa, esperienza, mentalità, carisma. Ed in mezzo i giovani pronti già per vincere ma che garantiscono il futuro. Alcuni hanno dovuto adattarsi, altri già fanno la differenza. Due squadre che sono esattamente l’opposto. La Salernitana non fa molti gol ma, quando riesce a farli, sa monetizzarli al massimo, capitalizzarli per il risultato; straordinaria la tenuta difensiva, sette partite senza gol al passivo, 637′ con la porta inviolata. Conta su gente come Djuric, Tutino che il Lecce aveva cercato al mercato estivo. Ha giocatori che negli spazi possono essere pericolosi. Il Lecce è diverso. Ha la cooperativa del gol, il record delle marcature, va a rete con tutti, non solo con i suoi attaccanti, che sanno colpire in ogni modo. Ha subito un po’ troppo. Ma ultimamente Corini ha trovato i grandi equilibri che hanno messo le ali alla squadra. Sono un tutt’uno con i propri calciatori, li aiuteranno a cogliere l’attimo. A tutti mancherà il pubblico. Sia l’Arechi che il Via del Mare hanno tifoserie eccezionali. Ed io so bene quanto sia bello vincere a Lecce