6 Ottobre 2021

Pedullà sul Monza: “Galliani unico responsabile del disastro in corso. Con metà dei soldi spesi avrebbe potuto allestire una squadra competitiva in Serie A”

PEDULLA’ MONZA GALLIANI – Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitalia e penna de La Gazzetta dello Sport, ha espresso il proprio punto di vista riguardo il difficile avvio di stagione del Monza di Giovanni Stroppa, reduce dal pesante 3-0 incassato al “Via del Mare” di Lecce e già distante 10 punti dalla vetta: “Il Monza non […]

PEDULLA’ MONZA GALLIANI – Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitalia e penna de La Gazzetta dello Sport, ha espresso il proprio punto di vista riguardo il difficile avvio di stagione del Monza di Giovanni Stroppa, reduce dal pesante 3-0 incassato al “Via del Mare” di Lecce e già distante 10 punti dalla vetta:

“Il Monza non va e nell’ultimo anno e mezzo ha speso un mucchio di soldi che la metà sarebbe bastata per mettere su una squadra competitiva in Serie A. Abbiamo grandi ricordi del Milan costruito mirabilmente da Adriano Galliani, proprio per questo motivo lo riteniamo l’unico responsabile del disastro in corso…” – riporta Monza-News.it.

“Riteniamo Galliani unico responsabile perché il Monza ha un ritardo di almeno un anno. Reduce dalla promozione in B, andava costruito con una logica senza dimenticare l’indispensabilità di avere una spina dorsale competitiva. Un portiere forte e italiano, due centrali forti e italiani, un regista come Nicolas Viola, un attaccante come Donnarumma o Coda (quest’ultimo a un passo dalla firma e poi svanito nel nulla). Diciamo italiani perché il Monza ha fatto collezione di stranieri inutili, poi li ha regalati in prestito (vedi Maric al Crotone) dopo aver speso cifre che fanno arrossire al semplice pensiero…”

“Galliani ha continuato a sbagliare la scorsa estate: Favilli è un eccellente attaccante, ma sono anni che purtroppo ha problemi fisici e una frattura da stress è dietro l’angolo. Intendiamoci: Galliani è libero di spendere e sbagliare, ma se prima non memorizza la B e le sue trappole (anzi, le sue leggi) farà sempre più fatica. Questo poi per noi è il campionato più difficile della storia, anche più del 2003-2004 a 24 squadre con Palermo, Cagliari, Livorno, Messina, Atalanta e Fiorentina o del 2006-2007 che aveva visto ai nastri di partenza Juve, Napoli e Genoa. Più difficile perché stavolta ci sono tanti organici fortissimi, a quei tempi esisteva una netta spaccatura tra le più competitive e le altre. E il Monza non può permettersi di sbagliare ancora strategia”.