21 Febbraio 2019

Palermo, Murawski: “Grazie ai tifosi la carica giusta. Siamo i più forti”

PALERMO MURAWSKI – Parla Radoslaw Murawski, centrocampista del Palermo classe ’94, approdato ai rosanero ben due estati fa. “Rado”, come lo chiamano in Sicilia, si è raccontato sulle colonne del CdS dell’edizione odierna: l’esperienza con la squadra palermitana, la sua famiglia e qualche aneddoto curioso. Ecco l’intervista: I playoff con il Frosinone hanno riservato a Murawski […]

Murawski Palermo

Radoslaw Murawski, centrocampista del Palermo

PALERMO MURAWSKI – Parla Radoslaw Murawski, centrocampista del Palermo classe ’94, approdato ai rosanero ben due estati fa. “Rado”, come lo chiamano in Sicilia, si è raccontato sulle colonne del CdS dell’edizione odierna: l’esperienza con la squadra palermitana, la sua famiglia e qualche aneddoto curioso. Ecco l’intervista:

I playoff con il Frosinone hanno riservato a Murawski qualche inconveniente: “In Polonia, bisogna fissare le nozze con notevole anticipo. Non avevamo messo in preventivo gli spareggi. E allora per telefono ho dovuto rivedere tutto: sala, chiesa, dj, prete, invitati. Infine ci siamo sposati col magone di una serie A solo accarezzata e con un viaggio di nozze a spezzatino, tre giorni a Praga e, dopo il ritiro, due a Barcellona. E adesso? Di sicuro non programmo niente per scaramanzia. Saranno vacanze felici, con la A stampata sulla canottiera“.

A proposito dell’esperienza “Palermo“: “Siamo più forti dell’anno scorso, faremo meglio grazie ad una squadra unita e alla bravura dell’allenatore, abbiamo rabbia dentro e non vedo avversari di livello superiore al nostro. Chi ci ha dato fastidio? Finora, il Benevento, una delle poche sfide senza gol. Inoltre, siamo inc… ti. Qualcuno potrà pensare che sono andato fuori di testa, poco umile, ma solo noi sappiamo cosa succede nello spogliatoio e in campo. E più del Palermo non c’è nulla. Il nostro obiettivo? Non parlo di punti perché vogliamo solo vincere, vincere, vincere. I conti fateli voi. Questa volta, niente ostacoli, ma gioire e festeggiare per la promozione“.

Non ho mai pensato: ma chi me lo fa fare? E, di andar via, non mi passa per la testa. Non guardo indietro e non è quello degli stipendi l’argomento del giorno. Neppure a casa con mia moglie, proprio non ci interessa. Piuttosto, se diamo l’esempio, società e città saranno al nostro fianco. Nella vita arrivano periodi tristi, noi siamo fortunati: la squadra in B è la migliore, il presidente Foschi è sempre con noi, cerca in ogni maniera di garantirci e quindi siamo contenti che si sia superato un primo, grande ostacolo“.