14 Agosto 2021

Ternana, Lucarelli: “A Bologna voglio una squadra scaltra. Se vogliamo essere competitivi dobbiamo cancellare lo scorso campionato”

LUCARELLI TERNANA BOLOGNA – Cristiano Lucarelli, tecnico della Ternana, ha parlato in sala stampa in vista del match di Coppa Italia contro il Bologna, in programma Lunedì al “Dall’Ara” alle ore 18:00. Queste le sue dichiarazioni riproposte da TernanaNews.it: “Partipilo, Capanni non è pronto poi Kontek è squalificato. L’infermeria si è svuotata a parte Anthony. […]

LUCARELLI TERNANA BOLOGNA – Cristiano Lucarelli, tecnico della Ternana, ha parlato in sala stampa in vista del match di Coppa Italia contro il Bologna, in programma Lunedì al “Dall’Ara” alle ore 18:00. Queste le sue dichiarazioni riproposte da TernanaNews.it:

“Partipilo, Capanni non è pronto poi Kontek è squalificato. L’infermeria si è svuotata a parte Anthony. Anche Palumbo ha lavorato tutti i giorni. Ok anche Pettinari”.

“Donnarumma sì, Salim Diakité non ha fatto la preparazione di fatto. In panchina lo portiamo ugualmente anche per fargli respirare il gruppo, la partita. Per lui è la prima settimana effettiva di lavoro. Vitali non so, abbiamo però Morlupo che sta tenendo testa ai più grandi”.

“Io non cambio sistema di gioco. Mercato fatto per il 4-2-3-1 non è che cambio ora. L’anno scorso avevamo tre top: Vantaggiato, Raicevic e Ferrante. Oggi abbiamo Mazzocchi, Donnarumma e Pettinari. C’è stata qualche partita in cui hanno giocato insieme ma per cause di forza maggiore. Deve essere una Ternana scaltra, che deve curare meglio le preventive. Deve essere una Ternana che deve attaccare ma con equilibrio. Se partono tutti e due i terzini almeno un mediano si deve fermare. Ci vogliono tre che restano dietro rapidi e scaltri anche nel fare falli tattici. L’anno scorso potevamo permetterci quello che abbiamo fatto perché avevamo in difesa una forza e una velocità superiore a tutti. Non dovremo essere ingenui come siamo stati contro il Frosinone”.

“Ora rallenteremo e inizieremo a lavorare sulla velocità. Ci interessa il campionato e il Brescia. Inoltre abbiamo 7 partite prima della sosta. In Coppa Italia non dobbiamo prendere imbarcate. Tra noi e loro ci sono due categorie. Loro sono consolidati in A ed hanno uno dei più bravi allenatori della Serie A. Noi veniamo dalla C e non sappiamo ancora se siamo pronti per la B. Vediamo questa partita come un premio per noi stessi ma anche per i nostri tifosi e per la piazza tutta. Di sicuro non vogliamo fare brutte figure fermo restando che è calcio d’agosto. Anzi con l’occasione invito tutti a rientrare tutti dentro il carro armato. Voliamo bassi. Quando si cade da mezzo metro ci sta pure che non ti fai male, ma se cadi da 6 metri il botto è forte”.

“I premi sono finiti. Tra una settimana si gioca il campionato. Ho fatto un gesto contro la Roma, basta. Se vogliamo essere competitivi per i nostri obiettivi che sono i 45 punti il prima possibile dobbiamo cancellare lo scorso campionato. La squadra che andrà in campo sarà una selezione di giocatori che oggi stanno bene e che possono reggere due partite in 6 giorni. Non è una banalità anche perché torneremo a Terni lunedì notte e martedì inizieremo a lavorare in vista del Brescia. Inoltre giocheremo due partite alle 18 che avete giù provato sulla vostra pelle cosa significa”.

“Spesso in passato abbiamo cambiato formazione? Il parametro più importante era perché in una rosa che deve funzionare deve coinvolgere tutti se tutti si mettono nelle condizioni di essere coinvolti. Non sono stato bravo io ma loro perché chi giocava giocava la prestazione era sempre lo stesso così come il modo d’interpretare la partita. Dovranno dimostrarmi che tutti sono ruotabili. Allora lì è divertente e sei coerente con i giocatori. Ci sono state due partite dove mi pare che ne ho cambiati 10. Se avrò quella disponibilità e intercambiabilità lo rifarò altrimenti come fanno tanti miei colleghi andrò avanti con un gruppo e basta”.

“In questo momento, con questo caldo e questi campi è difficile. Non voglio fare numeri per non mandare in depressione nessuno. Siamo lontani ma consapevolmente. Ma in B marzo, aprile e maggio sono i mesi decisivi. Dovremo arrivare in quel periodo a stare bene come siamo stati bene l’anno scorso. All’inizio ci sarà da soffrire ma non saremo gli unici. Le prime partite sarnano difficili per tutte poi uscirà fuori chi ha lavorato per essere subito pronto mentre a dicembre gli altri. Mi aspetto però tanto entusiasmo perché siamo neopromossi. Entusiasmo che ci farà colmare il gap che avremo nelle prime giornate”.

“Gioca Sorensen anche perché è un ex. Coppia inedita. Ma è una bella coppia anche fisicamente. Peccato che loro hanno un centravanti di due metri”.

“Tanti attaccanti? Si ma devono correre tutti altrimenti ne prendo uno e lo metto in panchina con me e cambiamo sistema di gioco. Abbiamo bisogno della solita intensità e corsa. Anche per questo abbiamo preso tutti questi esterni. Ne voglio cambiare uno ogni 30′”.

“Sul VAR? E’ qualcosa di bello per il calcio. Poi c’è sempre la componente che che con un tiro in porta vinci la partita mentre con 50 no. Sicuramente le partite saranno decise dalle abilità dei calciatori e non dagli errori degli arbitri. Per il gioco del calcio aiuta. Secondo me aiuta anche nel rapporto tra arbitro e giocatori e arbitro e allenatori. Accetti la decisione della Var in maniera diversa”.

“Pettinari? Per me è adattabile a tutte e quattro le posizioni d’attacco. Sappiamo che il suo ruolo è quello di centravanti. Ma ha capacità di adattarsi in verticale al centravanti così come da esterno visto che lo ha fatto con Zeman. Ma non ripiega all’indietro come gli altri. E’ una soluzione di emergenza e per questo mi auguro di non mettercelo mai”.

“All’inizio della stagione fai un po’ fatica a dare spazio a tutti ma devi battezzare un gruppo al quale dare maggiore gamba e con il quale iniziare. Poi con l’andare della stagione inizi a far entrare gli altri piano piano così da portare tutti ad un livello di tenuta di gara omogeneo. Così è stato l’anno scorso. Devo valutare questo. Laddove c’è una defezione, vedi Kontek, faccio decisioni legate anche ad altri fattori e dunque Sorensen che è un ex”.

“Non mi aspetto. Sappiamo che va completata. E’ una squadra che incuriosisce ma che mi fa stare con i piedi per terra. Nessuno ha la palla di cristallo per sapere dove saremo a fine stagione. Di sicuro dobbiamo passare dai 45 punti che sono la base. Prima ci passiamo e più abbiamo la possibilità di arrivare più lontano. Due anni fa c’è stata una squadra costruita per vincere il campionato con degli attaccanti top forse più forti di quelli che abbiamo noi oppure su quel livello ma è retrocessa. Una squadra indicata da tutti come quella che doveva vincere il campionato. Il campionato di B è l’unica in cui la prima può perdere contro l’ultima. Perché sono contento di quello che ho visto contro l’Avellino? Mi sarebbe piaciuto vedere subito la vecchia Ternana ma sappiamo che abbiamo delle metodologie di lavoro che non ci consento di essere ora in quel modo. Ma perché quella partita sarà la base delle gare che ci aspettano quest’anno. A me piace divertirmi quando sono in panchina. Mi piace vedere la mai squadra giocare bene perché lo considero un mezzo per arrivare alla vittoria. Più possibilità di fare gol più possibilità hai di vincere. Ma sappiamo che avremo tanti allenatori più bravi di me che ci studieranno e cercheranno di metterci i bastoni tra le ruote. Lo faremo pure noi ma io non sono così bravo come i miei colleghi. Ci sarà da sudare e questo è positivo. E’ in queste cose che si vede la mentalità della squadra”.

“Martella? Quest’anno i nomi dei portieri che sono usciti sembravano fatti poi li ho visti con le sciarpe degli altri. Guarda i rigori. Dopo aver sbagliato il primo ai ragazzi ho detto che di solito chi sbaglia il primo poi vince e loro sono stati talmente bravi a sbagliarne due di fila. Tornando a Martella se sarà lui saremo contenti perché è sicuramente un fattore per il campionato. Se non sarà lui troveremo un’alternativa”.

“Si conoscono. Come ha detto poi Leone abbiamo una società molto attenta anche negli ultimi giorni di mercato. Per questo non è detto che ci possa essere anche un ulteriore innesto. Se una società è vigile e silenziosamente ambiziosa come la nostra tutto può succedere. Anzi colgo l’occasione per ringraziarla. Di questi tempi lavorare così non è da poco. Voglio spendere però anche due parole per Iannarilli. Lo sa che stiamo cercando un portiere d’affiancargli. Ma sono 3 mesi che legge tutti i giorni che leggono un portiere. Bisogna avere rispetto per questi ragazzi e per quello che abbiamo fatto l’anno scorso. Con lui in quel ruolo lì mi sento tranquillo. Se arriverà uno che sulla carta crediamo sia nettamente più forte di Iannarilli si metterà nelle condizioni di mettermi in difficoltà nelle scelte. Se dovesse arrivare uno alle sue spalle mi adopererò affinché ci sia una sana concorrenza. Detto questo penso che non gli faccia piacere tutto questo parlare. Non è simpatico ma mando un abbraccio al mio portiere perché comunque è stato bravo anche domenica, nel momento che eravamo quasi incassati è riuscito a trovare quella forza e concentrazione per ribaltare un risultato che sembrava scritto. E’ stato doppiamente bravo perché come ha detto Braglia molti dei loro giocatori hanno cambiato modo di tirare i rigori. Lui aveva tutte altre informazioni e immagini. La prodezza è stata riuscire a cambiare pensiero. E’ stato eccezionale. Lo conoscevo solo come portiere è stata una sorpresa splendida dal punto di vista umano”.

“Centrocampista Under? Potrebbe essere Over. Magari all’ultimo minuto dell’ultima ora dell’ultimo giorno di calciomercato”.

“Leone? Si è creato un rapporto bello. Stiamo a pranzo e a cena sempre insieme. Chi ha spinto forte a farmi venire a Terni è stato il Presidente. Luca Leone dopo quel famoso colloquio si è accodato Leone. Poteva non esserci questo rapporto invece no. Io voglio sempre che sia in quella sedia lì quando facciamo le riunioni con la squadra. Deve sentire lui i messaggi che voglio mandare alla squadra. Gli dimostro fiducia coinvolgendolo nel mio lavoro. Per questo il nostro rapporto è così speciale. Non si è fatto problemi perché l’idea è stata portata dal Presidente. Oggi siamo sempre insieme a guardare partite e giocatori. Abbiamo pensato di andare in vacanza insieme ma poi abbiamo detto che forse era meglio di no però non far pensare che il nostro rapporto potesse essere diverso”.

“Mammarella? Nello spogliatoio è stato fondamentale per i giovani ma anche per gli anziani. Prima dell’ingresso in campo lui faceva un balletto a musica a palla. E’ stato una guida. Quando sono arrivato lui e Vantaggiato oltre ad altri erano in discussione. A lui disse che mi interessava solo che ne facesse 25 bene. Lui non è andato mai via. Non è potuto stare con noi in questo periodo ma sono felice che starà con noi. A Frosinone quando i ragazzi hanno rifatto il balletto e non l’ho visto lì in mezzo mi è venuto da piangere e sono andato in bagno”.