17 Maggio 2022

Lecce, Mencucci: “Onorato di essere qui. Vorrei costruire un sogno che si concretizza su basi solide”

LECCE MENCUCCI – Stamattina, presso la sala stampa del Via Del Mare si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo amministratore delegato Sandro Mencucci. Queste le sue parole secondo quanto riporta calciolecce.it: “Sono onorato di essere qui, in una città che sento un po’ mia. Ora che ci lavoro è già amore. Ringrazio […]

LECCE MENCUCCI – Stamattina, presso la sala stampa del Via Del Mare si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo amministratore delegato Sandro Mencucci. Queste le sue parole secondo quanto riporta calciolecce.it: “Sono onorato di essere qui, in una città che sento un po’ mia. Ora che ci lavoro è già amore. Ringrazio Saverio per avermi voluto qui. A Firenze ci sono stato 17 anni nella società di Della Valle ripartendo dalla Serie C2. Poi ho lavorato al Leeds di Marcelo Bielsa, portato in Premier League, ed oggi è la prima volta che lavoro al Sud Italia. Dovrò apprendere presto la vostra mentalità e come si lavora in questo club. Finora ho lavorato in proprietà composte da una famiglia, mentre a Lecce ci sono tanti soci splendidi, oltre a Pantaleo Corvino con cui ho lavorato 10 anni con grandissimi risultati sportivi ed economici, quelli che vogliamo ottenere anche a Lecce. Ho trovato persone intelligenti, molto motivate che ogni giorno si spendono e da cui porre le basi per ripartire per il futuro. Non amo gli slogan, soprattutto in conferenze stampa, e non vorrei essere scontato, ma vorrei costruire un sogno che si concretizza su basi solide. Qui ci sono tutte le caratteristiche per farlo. Non sarà facile centrare l’obiettivo, ma non mi fa paura. Non mi sento un risanatore, ma un professionista che ce la metterà tutta per centrare gli obiettivi. Quest’anno abbiamo l’opportunità di contare sulle entrate della Serie A, ma poi ci sono gli ingaggi da pagare dei calciatori e dovremo essere intelligenti per trovare le occasioni migliori da prendere, riducendo, ma senza troppa fretta, il monte ingaggi. Serve il giusto mix per garantire a Corvino le finanze per costruire il sogno. Da qui è stato formalizzato l’incarico triennale in cui ci sarà nell’ordine la partenza, il sostentamento e il consolidamento. Bisogna vedere cosa faranno le altre squadre ma l’importante è che la squadra ogni anno aggiunga un tassello in più rispetto al precedente. Lecce è città bellissima, ha una squadra bellissima ed una tifoseria veramente calda e passionale. Credo che più avanti amplieremo anche la compagine societaria che opera dalle retrovie come la Serie A richiede. I gruppi stranieri sono interessati all’US Lecce perché ha appeal. Non è facile rendersene conto stando qui, ma il sodalizio ha una grande reputazione. Bisogna guardare oltre il Salento. Avere persone fisiche come soci sarà un unicum, anche per questo sarà più bello affrontare in Serie A una sfida da Davide contro Golia. Ripetere qui il lavoro fatto alla Fiorentina? Serve pensare alla realtà dei numeri. La classifica va a braccetto col monte ingaggi. Qui avremo un fatturato di circa 45 milioni, ma dovremo competere con chi dispone di 100 o 200. La cosa migliore da fare allora è essere un società seria, gestita seriamente, a medio termine auto-sostenibile, trovando grandi talenti giovani da portare in prima squadra e vederli poi campioni, come Bernardeschi e Chiesa ad esempio, che considero miei figli. Perciò mi piace anche parlare di Settore Giovanile. In Italia non la vedo una cosa possibile. Lì non ci sono presidenti che fanno il mercato, come invece accade qui all’inverno. Credo nella suddivisione dei ruoli per non creare sovrapposizioni. In Inghilterra i club sono pieni di soldi. Faccio degli esempi. La Premier League garantisce alle neopromosse circa 100 milioni di sterline. Lì, poi, non esiste neppure la contraffazione del brand delle squadre. Tutti acquistano prodotti originali, ma sono certo che anche a Lecce arriveremo a risultati simili in futuro. Tetto salariale? Ciò, in Italia, porterebbe ad inimicarsi l’Associazione Italiana Calciatori. Direi ‘nì’ perché il campionato ne perderebbe in spettacolarità. So che con Sticchi Damiani sfondo porte aperte sul tema di collaborazioni nel mondo del sociale. A Firenze ci unimmo con Save The Children che ha fatto sì che si desse un messaggio positivo in tutto il mondo. Non facciamo promesse, ma vi divertirete”.