14 Maggio 2020

Benevento, Insigne: “Prima che iniziassimo il campionato l’unica squadra che temevo era la Cremonese”

INSIGNE INTERVISTA – Roberto Insigne, attaccante esterno del Benevento, grazie alla sua duttilità offensiva è un giocatore importante per l’attacco sannita. La punta napoletana è stata intervistata dal Corriere dello Sport nella sua edizione odierna. Una lunga chiacchierata quella tra la testa romana ed il giocatore dove sono stati toccati vari argomenti. Eccone un estratto […]

Insigne Benevento

Roberto Insigne, calciatore del Benevento

INSIGNE INTERVISTA – Roberto Insigne, attaccante esterno del Benevento, grazie alla sua duttilità offensiva è un giocatore importante per l’attacco sannita.

La punta napoletana è stata intervistata dal Corriere dello Sport nella sua edizione odierna. Una lunga chiacchierata quella tra la testa romana ed il giocatore dove sono stati toccati vari argomenti. Eccone un estratto a partire dalle sensazioni di Insigne quando giocherà a Napoli contro il fratello Lorenzo: “Cerco di immaginarmelo spesso quel giorno: sarà una cosa emozionante… se dovessi giocare. Ci pensate? Di là mio fratello e la squadra della mia città per la quale ho firmato il primo cartellino a 14 anni. Mi sono staccato da quella maglia azzurra che di anni ne avevo 25, l’ho fatto solo perchè ho trovato una piazza come Benevento e una società che ha creduto in me. Questo ha facilitato una scelta che non era affatto semplice: per un’altra squadra non l’avrei fatto. Ma a Benevento c’è un presidente come Vigorito che mi vuole bene e un ds come Foggia che sa quello che posso dare.”

Sulla stagione del Benevento“Confesso che prima che iniziassimo il campionato l’unica squadra che temevo era la Cremonese che aveva fatto ottimi acquisti. Ma guardavo la nostra rosa e la confrontavo con quella del Parma con cui ero stato promosso in A: e la nostra era molto più forte. Poi abbiamo avuto un fattore in più in mister Inzaghi: lui è preparato, sempre sul pezzo, quello che ti aspetti da uno che ha vinto tutto nel calcio. In B non si è mai visto che a Gennaio il campionato fosse già vinto. Se riprendiamo ci basteranno due-tre giornate per centrare anche la matematica. E’ quello che vogliamo fare, ma saremo contenti anche se la serie A dovesse arrivare senza più giocare. Quello che abbiamo fatto non si cancella.”

Gli viene, poi, domandato cosa ne pensa della sua stagione personale e se avrebbe potuto fare meglio: “Bè, credo di sì, avrei potuto fare meglio degli anni passati. Ma sai come si dice a Napoli? “U diavol tene e corn”. Però va bene anche così. In avvio ho avuto qualche difficoltà  a fare il quarto di centrocampo nel 4-4-2. Ero in alternativa a Kragl e noi due siamo molto diversi. Nel 4-3-2-1 mi trovato a mio agio e ho colto l’opportunità che il mister  mi ha concesso. Oliver si era infortunato contro la Salernitana e io a Cosenza ho giocato da titolare. era la mia occasione, ho segnato un gran gol di interno sinistro. Volevo dimostrare di meritare il posto e ci sono riuscito. Quel gol, lo confesso, le rivedo spesso.”

Successivamente gli viene chiesto cosa serve al Benevento per evitare una nuova stagione da “cenerentola” in Serie A: “La rosa del Benevento è già molto competitiva, perchè il direttore ha lavorato molto in prospettiva prendendo gente che ha giocato tanto in A come Schiattarella, Hetemaj, Caldirola, Maggio. Io credo che bastino 5-6 elementi da integrare nel nostro organico per rendere competitiva la squadra anche nel massimo campionato. Questo è il mio pensiero, poi il direttore saprà certamente quello che deve fare.”