25 Giugno 2020

Reggiana, Mister Alvini: “Dobbiamo lavorare giorno per giorno per raggiungere l’obbiettivo”

Dopo circa quattro mesi dalla sosta, si avvicina il ritorno sul campo anche per le squadre di Serie C. A differenza del campionato di Serie A e Serie B, si giocheranno solo play off e play out. Nella giornata di oggi Mister Alvini e il Ds Tosi hanno parlato alla stampa. Il lockdown, il ritorno […]

Dopo circa quattro mesi dalla sosta, si avvicina il ritorno sul campo anche per le squadre di Serie C. A differenza del campionato di Serie A e Serie B, si giocheranno solo play off e play out. Nella giornata di oggi Mister Alvini e il Ds Tosi hanno parlato alla stampa. Il lockdown, il ritorno sul campo per i play off  e la decisione di giocare a porte chiuse sono solo alcuni degli argomenti trattati durante questa conferenza stampa.

«Sono stati mesi lunghi e difficili per tutti. Ma, tutti avevamo solo un desiderio, ossia tornare qui. Dopo quattro mesi di stop, è bello rivederci. Durante questa quarantena, io, il direttore, la società e i ragazzi ci siamo sempre tenuti in contatto. Qual è il piano di lavoro? Abbiamo studiato un piano con un professionista per cercare di arrivare nel migliore dei modi possibili al 13 Luglio. In queste settimane abbiamo deciso di allenare tutto. Ho sempre pensato che bisogna allenare sempre tutte le quattro componenti che un calciatore ha. E, in questo momento, tutto fa la differenza. Tutte le componenti su cui stiamo lavorando e lavoreremo ci porteranno a far bene. Ripeto, per riuscire a ottenere un risultato straordinario bisogna allenare e occuparsi di tutto. Tutti dichiarano che vogliono giocare e vincere i play off. La differenza tra il chi lo dice e chi lo fa è chi si prepara davvero per farlo

Poi, Mister Alvini suona la carica in vista dei play off:« Noi daremo tutto, come abbiamo sempre fatto. Sappiamo che giocheremo contro grandi squadre. Ma, non faccio differenze tra il Bari, che è la favorita, o la decima del nostro girone o qualche altra squadra ancora. L’unica cosa che conta è la Reggiana. Dobbiamo pensare solo a questo. Vogliamo regalare un sogno a questa città. Il segreto della nostra forza? Il dialogo. Noi dialoghiamo sempre molto. Ci vogliamo provare tutti insieme. Se ci riusciremo, sarà bellissimo. Se non ci riusciremo, saremo comunque contenti di quello che abbiamo fatto. Spero di vedere i balconi pieni di bandiere della Reggiana per caricare ulteriormente tutto l’ambiente.»

Dice anche la sua sulla ripresa degli altri campionatiNon sembra quasi calcio. Sicuramente non avere i tifosi presenti allo stadio è penalizzante. Ti fanno dare di più. Se le misure lo consentiranno, mi auguro vivamente che si possano riaprire, anche solo parzialmente, gli stadi. Se ci fosse la possibilità per poterlo fare, bisogna farlo. In queste settimane ho guardato poco la Serie A e Serie B, il mio staff, che devo ringraziare, e io ci siamo maggiormente concentrati sulle nostre avversarie. Ci siamo e ci stiamo cercando di documentare il più possibile.»

ProsegueMi ritengo già un allenatore pronto. Allenare la Reggiana significa allenare una delle big del calcio italiano. Ho fatto un percorso e lo voglio migliorare. Ma, ripeto, mi sento pronto per tutto e lo faccio con una grande società, squadra e città. Sono contento di farlo. Mi sento un allenatore, che è diverso. Le differenze tra Serie C e Serie B? Ho chiesto qualcosa al mio amico Mister D’Angelo e a Michele Marcolini. Ci sono delle differenze che stanno nella qualità tecnica dei giocatori. Poi, è un campionato lungo e pieno di sorprese.»