22 Febbraio 2019

ESCLUSIVA PSB – Torchia, ag. Torregrossa: “Cellino ha creduto in lui, è importante la serenità per un buon rendimento”

TORCHIA ESCLUSIVA – Il nome di Davide Torchia è sicuramente legato alla serie A: agente di molti giocatori che militano nella massima serie, tra i suoi assistiti annovera uno dei talenti di questa stagione del campionato cadetto, Ernesto Torregrossa. Il procuratore è stato contattato, in esclusiva, dalla nostra redazione, in occasione della gara che si […]

TORCHIA ESCLUSIVA – Il nome di Davide Torchia è sicuramente legato alla serie A: agente di molti giocatori che militano nella massima serie, tra i suoi assistiti annovera uno dei talenti di questa stagione del campionato cadetto, Ernesto Torregrossa. Il procuratore è stato contattato, in esclusiva, dalla nostra redazione, in occasione della gara che si giocherà sabato alle ore 15:00 tra Brescia e Crotone. Ecco l’intervista completa:

Salve Davide. Ernesto Torregrossa è considerato una delle rivelazioni dell’anno e domani, con il Brescia, affronterà la sua ex squadra: il suo assistito ha giocato nel Crotone, quando il club era un serbatoio di giovani talenti, tra cui Ernesto, che fece particolarmente bene in quella stagione. Poi si è perso, ritrovandosi clamorosamente in questa stagione brillante a Brescia. Cosa gli è successo in questi anni di assestamento?

“Nelle considerazioni conta molto la questione ruolo. Al di là di alcuni stop di ordine fisico, Ernesto a Crotone era partito bene. Per la questione del ruolo mi spiego meglio: per gli attaccanti italiani, dico io, prima di raggiungere grado di maturazione giusto passa qualche anno, al di là dei talenti. Dato che la serie A è chiusa, all’80-90% i giocatori sono stranieri, gli italiano giocano in serie B. Un buon attaccante, per diventarlo, ha bisogno di tempo.”

Con Tonali e Donnarumma, Torregrossa costituisce, per il Brescia, un potente tridente d’attacco, capace di portare la squadra al primo posto in classifica. Ci racconta come sta vivendo Ernesto questo momento della sua carriera?  

“Torregrossa è un ragazzo equilibrato, sa che si tratta di un’annata importante, una possibile svolta per il club e personale. Riuscire a fare ottima annata è importantissimo, ci tengo a precisare che quando al Brescia è arrivato Cellino per prima cosa nel mercato di gennaio ha speso molto per categoria, di solito non è così, ma per comprare Torregrossa ha investito molto e ci ha creduto subito. Era un periodo per Ernesto in cui non stava facendo bene e non segnava goal. Ci tengo perché da lì ha posto le basi lui, avendo fiducia da parte società. E’ normale che abbia giocato con serenità. Nel lavoro quando il tuo capo ha fiducia in te dai qualcosa in più, rispetto appunto alla serenità. E’ un ragazzo sensibile, e questo gli ha fatto piacere.”

Parliamo del Crotone. Un inizio di campionato promettente, la squadra sembrava destinata a competere tra le big per la promozione diretta. Poi un forte rallentamento. Cosa sta accadendo, secondo lei, alla squadra di Stroppa?

“Sinceramente non conosco le dinamiche e non posso dare un giudizio sulle dinamiche interne. Il Crotone come società è sempre stato, negli ultimi 10 anni, esempio di buona gestione nel lanciare giovani giocatori e allenatori propositivi. E’ un club che ha una base e una struttura fatta bene, ed forte. Può capitare l’annata così, che non fa tornare in serie A. E’ questione di tempo: è uno dei pochi club in serie B che ha un piano industriale.”

Se il Crotone lotta per la salvezza, il Brescia è in corsa per la promozione diretta: cosa sta facendo la differenza in questo girone di ritorno per le rondinelle?

“Dico la verità, e mi ripeto, è fondamentale la società, le squadre non vengono così per venire. Sono stati bravi a riconfermare i più bravi, dimostrando solidità, poi sono giunti innesti importanti. Queste sono le basi per poter fare campionato importante. Se la giocheranno tra tutte 6-7 squadre e così la serie B, non si decide fino alla fine. Il Brescia è là che lotta. Sanno bene che la serie B è lunga e difficile, puoi vincere o perdere con chiunque, ad esempio il Crotone, anche con un rallentamento parliamo di squadre forti”.

 

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