6 Febbraio 2021

ESCLUSIVA PSB – Reggina, Ds Taibi: “Gli episodi non hanno aiutato Toscano, Baroni è tra le eccellenze della Serie B. Questa squadra tornerà in Serie A”

ESCLUSIVA PSB REGGINA TAIBI – Ex portiere di riconosciuta autorità, abile nel parare i rigori e che in carriera ha vestito su tutte le maglie di Milan, Venezia, Manchester United, Reggina, Atalanta, Torino e Ascoli, Massimo Taibi, attuale Direttore Sportivo della Reggina, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per fare il punto sul calciomercato […]

ESCLUSIVA PSB REGGINA TAIBI – Ex portiere di riconosciuta autorità, abile nel parare i rigori e che in carriera ha vestito su tutte le maglie di Milan, Venezia, Manchester United, Reggina, Atalanta, Torino e Ascoli, Massimo Taibi, attuale Direttore Sportivo della Reggina, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per fare il punto sul calciomercato appena concluso e sugli imminenti obiettivi che la sua squadra ha da raggiungere.

Partiamo subito facendo un primo bilancio riguardo il cammino fin qui percorso dalla Reggina. Mescolando le varie componenti, quali le ragioni tattiche, di spogliatoio e di classifica, come valuta fin qui il vostro campionato?

Il bilancio doveva e poteva essere migliore. Con ciò mi riferisco in particolar modo alla classifica. Abbiamo fatto qualche errore di valutazione riguardo alcuni calciatori, errori commessi anche da me. Abbiamo avuto molta sfortuna in campo: rigori sbagliati, rigori negati, espulsioni, infortuni. Tante situazioni che, messe insieme, ci hanno tolto alcuni punti che sicuramente meritavamo. A questo punto, però, contavamo di essere più avanti, non di essere primi, perché ho sempre saputo che davanti a noi ci sono almeno 10 squadre, ma sicuramente più avanti rispetto a dove siamo adesso.

Alla 12′ giornata di campionato arriva la sconfitta casalinga contro il Venezia che costa la panchina a Toscano, il quale in 12 partite conquistò 10 punti. Dopo Toscano arriva Baroni, che a sua volta porta a casa 9 punti in 8 giornate. Allora le chiedo: che cosa non ha funzionato in quella prima gestione? E che cosa vi aspettate adesso da questo tecnico, che deve ancora calarsi a pieno nella realtà amaranto? Nel breve tempo, quanti margini di miglioramento ci sono?

Penso che stare fermi per 5 mesi, prima della ripartenza del campionato, ci abbia senz’altro penalizzato. Nella storia del calcio moderno una pausa così lunga non si era mai vista. Il Covid-19 ha giocato dunque un ruolo importante. Poi continuo a sostenere che i troppi infortuni ci hanno penalizzato troppo, ci sono stati periodi in cui ci sono venuti a mancare 12-13 giocatori. Gli episodi non hanno aiutato Toscano, basta pensare ai 3 rigori falliti che avrebbero potuto portare punti pesanti. Quando poi abbiamo deciso di cambiare tecnico, abbiamo studiato attentamente diversi profili e la scelta è ricaduta su Baroni, lui è tra le eccellenze della Serie B. Da lui ci aspettiamo molto, sta portando esperienza, convinzioni e idee a questo gruppo. Ci sono ancora tanti ampi margini di miglioramento.”

Volendo fare l’avvocato del diavolo, allora, le chiedo se c’era davvero la necessità di esonerare Toscano, visto che non gli si attribuiscono defezioni particolari, se non tanta sfortuna.

Colpe particolari non ne ha nessuno, ma al contempo nessuno è esente dal fatto che la classifica, adesso, come in quel momento, non soddisfa. E’ chiaro poi che quando i risultati non arrivano, purtroppo, la legge del calcio implica che a pagarne le spese è l’allenatore. La decisione non è stata presa a cuor leggero, perché Toscano è una brava persona, oltre ad essere un ottimo tecnico. Ha fatto un gran lavoro ma è stato sfortunato.”

Proprio in funzione di una diversa visione di calcio da parte di Baroni, in questa sessione di mercato vi siete mossi in una direzione ben precisa. Le richieste del tecnico, a quanto pare, sono state soddisfatte. Che voto da’ al suo operato e a quello di tutta la squadra dirigenziale?

Dare un voto è difficile, ma siamo felice poiché siamo riusciti ad accontentare il mister. Abbiamo parlato molto con lui e abbiamo individuato i profili che potevano fare al caso nostro. Tanti erano i nomi sul tavolo e noi siamo riusciti ad arrivare a coloro che abbiamo ritenuto più attinenti al progetto.

Sempre in ottica mercato vorrei sapere se c’era l’intenzione di fare qualcos’altro per rinforzare il reparto difensivo e quanto rammarico c’è per il mancato arrivo di Iemmello?

In difesa abbiamo preso due ragazzi, adesso siamo a posto. Per quanto riguarda Iemmello invece dispiace. Abbiamo parlato molto con lui, ma il ragazzo è stato chiaro fin dall’inizio: lui voleva tornare in Italia e restare quanto più vicino possibile a Roma, così ha scelto il Frosinone. Nonostante avesse un costo importante, il nostro presidente era pronto a fare l’investimento.

Il prossimo incontro vi vedrà ospiti del Pescara, ultimo della classe, all’Adriatico. Che tipo di match si aspetta?

Il Pescara è ultimo, vero. Bisogna però dire che si è rinforzato parecchio nell’ultima sessione, facendolo nel modo giusto. Hanno preso giocatori importanti come Sorensen e Volta, hanno preso ragazzi interessanti a centrocampo, un attaccante forte. Sarà una partita difficile, combattuta, secondo me chi sbaglierà meno la porterà a casa. Da qui alla fine sono tutte partite decisive e, chi commetterà meno errori, raggiungerà gli obiettivi.

Al cospetto delle aspettative che c’erano alla vigilia, siete stati inevitabilmente costretti a rivedere gli obiettivi stagionali. Adesso appare tutto più complicato e la salvezza non può che essere il vero obiettivo della Reggina. Allora le chiedo: nel futuro prossimo di questa società c’è la voglia, e la possibilità, di provare a raggiungere la Serie A?

L’obiettivo iniziale era quello di fare un buon campionato, consapevoli del fatto che le difficoltà sarebbero state tante. Il nostro obiettivo primario, adesso, non può che essere la salvezza. Dobbiamo necessariamente salvare la categoria, che per una neopromossa sarebbe poi un ottimo risultato. Io credo che la Reggina prima o poi tornerà in Serie A perché questa è una piazza troppo importante. Adesso c’è bisogno di restare in cadetteria, poi avremo il tempo di ragionare su progetti futuri.

 

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