16 Dicembre 2016

ESCLUSIVA PSB – Paolini: “Mi ispiro ad Iniesta. Orsolini ragazzo speciale”

Simone Paolini, centrocampista centrale classe ‘97 dell’Ascoli e formatosi proprio nel club marchigiano, ha fatto il proprio esordio nel campionato di Serie B entrando nel finale di gara al Partenio di Avellino. Paolini è uno dei tanti giovani che, come Orsolini, la società bianconera sta lanciando tenendo così fede al progetto di puntare ad un […]

Simone Paolini, centrocampista centrale classe ‘97 dell’Ascoli e formatosi proprio nel club marchigiano, ha fatto il proprio esordio nel campionato di Serie B entrando nel finale di gara al Partenio di Avellino. Paolini è uno dei tanti giovani che, come Orsolini, la società bianconera sta lanciando tenendo così fede al progetto di puntare ad un mix di giovani ed esperti. La redazione di pianetaserieb.it ha contattato in esclusiva il calciatore dell’Ascoli; ecco l’intervista completa:

Ciao Simone, a chi ti ispiri come tipo di calciatore e quali sono le tue caratteristiche tecniche?.

“Sono un centrocampista, di piede mancino che predilige il ruolo di mezzala sinistra ma mi adatto anche come mediano di un centrocampo a due. Il mio idolo e riferimento come tipo di calciatore è Andres Iniesta”.

Simone, che tipo di allenatore è Mister Aglietti nel rapporto con i giovani, come ti ha fatto integrare con la prima squadra?

“Il Mister sin da subito è stato molto bravo sia con me che con altri giovani perché ci trattato come i “grandi”; a lui piace molto un gioco incentrato sul gioco della palla e sotto l’aspetto caratteriale è davvero un’ottima persona. Come allenatore riesce a tirare il meglio da tutti noi ed è un professionista serio che cura i minimi dettagli di ogni personalità e di ogni partita”.

Una domanda su Orsolini: caratterialmente il ragazzo come ha reagito a questa “esplosione” improvvisa che lo ha fatto imporre in Serie B come uno dei migliori calciatori?

“Conosco Riccardo da 6 anni ed anche al di fuori del campo è un ragazzo speciale, tranquillo e con la testa sulle spalle. Che avesse sfondato lo avevo capito sin da subito perché anche nelle giovanili segnava molto e quindi ero sicuro di un suo arrivo a livelli così alti”.

In chiusura: quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

“Non ho obiettivi personali ma mi pongo di fare il meglio ogni qual volta che verrò chiamato in causa in partita sia per 5/10 minuti o per un tempo per ripagare la fiducia del Mister anche tramite il massimo impegno in allenamento”.