7 Aprile 2021

ESCLUSIVA PSB – Novellino: “L’Empoli sta facendo un percorso importante. La Reggina lotterà per la promozione”

NOVELLINO EMPOLI REGGINA – Ex centrocampista dalle spiccate doti offensive, abile dribblatore, funzionale in tutti i ruoli del centrocampo grazie ad una notevole diligenza tattica e tecnica. Fu uno dei protagonisti dello scudetto 1978-1979 che valse la stella al Milan di Nils Liedholm. Successivamente ha intrapreso la carriera da allenatore, affermandosi anche in questa nuova […]

NOVELLINO EMPOLI REGGINA – Ex centrocampista dalle spiccate doti offensive, abile dribblatore, funzionale in tutti i ruoli del centrocampo grazie ad una notevole diligenza tattica e tecnica. Fu uno dei protagonisti dello scudetto 1978-1979 che valse la stella al Milan di Nils Liedholm. Successivamente ha intrapreso la carriera da allenatore, affermandosi anche in questa nuova veste grazie ad un’eccelsa conoscenza del calcio. Grazie alle quattro promozioni in Serie A, conquistate con Venezia (1997-1998), Napoli (1999-2000), Piacenza (2000-2001) e Sampdoria (2002-2003), viene considerato uno specialista del campionato di Serie B. Parliamo di Alfredo Walter Amato Lenin Novellino, meglio noto come Walter Novellino. Raggiunto in esclusiva dai nostri microfoni, questa è l’analisi a tutto tondo, fatta insieme al mister, sul campionato di Serie B.

Buongiorno Mister. La prima domanda che le voglio fare, per forza di cose, nasce spontanea, ed è: quanto le manca allenare?

“Buongiorno. Tantissimo. Allenare mi manca davvero tanto. Seguo tanto i miei colleghi su youtube, perché come lei sa, attualmente, non si può andare sui campi. Seguo in particolar modo gli allenamenti di Bielsa, ho scritto anche molto su di lui.”

In Serie B, campionato che lei conosce alla perfezione, che tipo di calcio sta vedendo? Tenendo ovviamente in considerazione tutte le varianti dettate dall’emergenza da Covid-19.

Le possibilità di allenarsi al meglio, a causa di questo problema, sono poche. E’ un campionato molto condizionato questo. Condizione fisica, condizioni mentale e automatismi saranno decisivi quasi quanto la forza tecnica. Quella che stiamo vivendo non è affatto una situazione bella, gli stessi giocatori hanno famiglie a cui pensare, dunque il lato umano, che si riconduce poi a quello mentale, giocherà una parte importante in questa stagione.

La classifica di Serie B, momentaneamente, vede l’Empoli in vetta e la Cremonese, seppur con due partite in meno, fanalino di coda. Sono queste due squadre in cui lei ha militato da giocatore. A tal proposito le chiedo: cosa ne pensa della scelta dei primi di puntare su un allenatore giovane come Dionisi per provare ad agguantare la promozione; e della scelta dei secondi, che hanno da poco ufficializzato l’arrivo di Ariedo Braida come direttore generale?

L’Empoli sta facendo un percorso importante. Sì, ha deciso di puntare su un allenatore giovane, ma è un ragazzo che conosce oramai la categoria avendo fatto molto bene a Venezia. Ha dei giocatori molto forti, che schiera molto bene in campo. Dalla sua c’è sicuramente il fatto che, alle spalle, ha una società forte. L’Empoli ha una società solida, composta da gente intelligente. Non dimentichiamo che il presidente Corsi è un gran conoscitore di calcio, accanto a lui c’è un direttore molto importante. Hanno puntato su tanti giovani, compreso Dionisi, e sono molto contento. Per quanto riguarda la Cremonese, io penso che debba lottare per obiettivi importanti, essendo una rosa composta da grandi giocatori. Ha una classifica che non merita. Braida è un uomo d’esperienza, di carisma, conosce il calcio, ha grandissime capacità gestionali, poi viene dal Barcellona, che dice tanto. Penso che lui possa portare a Cremona una ventata d’aria fresca.

Venezia, altra tappa importante della sua carriera d’allenatore. Cose ne pensa del campionato che, fin qui, ha disputato la squadra di Zanetti? E dove potrà arrivare?

Zanetti sta facendo cose importanti quest’anno con il Venezia. Fa giocar molto bene i suoi con questo 4-3-1-2. Incrocio le dita affinché questa squadra, che mi è rimasta nel cuore, vada il più lontano possibile. Sarei l’uomo più felice del mondo.

Altra parentesi importante da aprire, proprio riguardo una squada che lei ha allenato, riguarda la Reggina. Crede che Toscano riuscirà a fondere l’immenso valore dei suoi singoli, affinché si creino i presupposti per provare a lottare per la promozione in Serie A?

Io credo che il presidente Gallo, Taibi e mister Toscano abbiano costruito una squadra veramente importante. E’ chiaro che in questo momento la condizione fisica non è ottimale e ci sono diverse difficoltà. Ma sono convinto che la Reggina, cha ha un tecnico dalle grandi capacità intellettuali e con un’ampia conoscenza del calcio, si riprenderà. A mio avviso lotterà per la promozione e per vincere il campionato.

Perugia, una piazza storica. Conoscendo lei molto bene l’ambiente, pensa che rivedremo presto questa squadra in cadetteria?

Caserta sta dando un’identità chiara alla squadra. La cosa importante è che lui possa lavorare in serenità, come sta facendo. Sta portando avanti le sue idee, spaziando tra il 4-3-3 e il 3-5-2. Sono convinto che possa ottenere grandi risultati anche in virtù di un’importante spessore della rosa. Spero non si ripetano le superficialità gestionali verificatesi lo scorso anno, che ne hanno pregiudicato il cammino. Meritano di tornare in Serie B e penso che possano vincere il campionato nonostante la concorrenza di un ottimo Padova.

Mister, la sua voglia di calcio si percepisce chiaramente. Quando la rivedremo su una panchina?

Non lo so. Non ho voglia di strappare un contratto. Cerco un progetto serio, che punti a vincere il campionato. Credo nella programmazione, nelle mie idee, nell’impostazione tattica. Io credo nel calcio e ho voglia di tornare.

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