16 Settembre 2016

Esclusiva PSB – Monti(Gazzetta): “Benevento, che mercato! La Salernitana…”

Raggiunto in esclusiva dalla redazione di pianetaserieb.it, il giornalista della Gazzetta dello Sport, Gianluca Monti, uno dei massimi esperti nella conoscenza del calcio campano, ha commentato la situazione delle tre compagini campane in Serie B: Benevento, Salernitana ed Avellino con uno sguardo in Lega Pro in particolar modo a Casertana, Juve Stabia ed al bomber […]

Raggiunto in esclusiva dalla redazione di pianetaserieb.it, il giornalista della Gazzetta dello Sport, Gianluca Monti, uno dei massimi esperti nella conoscenza del calcio campano, ha commentato la situazione delle tre compagini campane in Serie B: Benevento, Salernitana ed Avellino con uno sguardo in Lega Pro in particolar modo a Casertana, Juve Stabia ed al bomber partenopeo del Lecce, Salvatore Caturano, autore di 7 gol nelle prime 4 uscite stagionali. Ecco le parole del giornalista della Gazzetta:

Partiamo analizzando il Benevento: a prescindere dai risultati che potranno essere buoni o meno buoni, la società sannita si è presentata ai nastri di partenza della Serie B con un mercato da big. Secondo te in quanto tempo i sanniti potranno compiere il grandissimo salto?

“Va detto, in primis, che il progetto del Benevento è un progetto che nasce da lontano: gli investimenti ci son sempre stati anche negli anni in cui le cose sono andate meno bene rispetto al previsto e quindi non mi sorprende più di tanto il mercato importante fatto dai sanniti pur essendo una matricola. Il campionato di Serie B è un campionato particolare: ci sono squadre che letteralmente faticano ad arrivare a fine mese e non è solo il caso del Pisa che è sicuramente il più eclatante, l’essere matricola, quindi, ha un’importanza relativa in quanto se da un lato c’è la mancanza di conoscenza piena della categoria dall’altra ci sono possibilità economiche che anche squadre blasonate, ad esempio il Vicenza, magari non hanno. Nel caso del Benevento, poi, con l’arrivo di un tecnico come Baroni e con l’acquisizione di calciatori di categoria il fatto di essere matricola diventa ancor più relativo”.

Anche la Salernitana si presenta con una dirigenza forte e, soprattutto, una squadra all’altezza. Nonostante ciò lo scorso anno ha faticato e non poco: secondo te il legame che lega i granata alla Lazio anche da un punto di vista tecnico è un fattore che giova alla società campana o può risultare un limite?

“Il discorso va storicizzato perché se non fosse stato così probabilmente la Salernitana non sarebbe risalita così facilmente dalla D alla B, inoltre da un punto di vista dei risultati la gestione Lotito ha portato costanza ma è anche vero che arriva il momento di dover fare un salto di qualità e magari essendo legati completamente alla Lazio ciò non può arrivare. In questa stagione ha fatto un mercato interessante prendendo un allenatore con tanta voglia di riscatto ma purtroppo la situazione ambientale non mi sembra delle migliori; la società dovrebbe superare le difficoltà che ha nella comunicazione con la città proprio perché l’organico è ottimo, se non da primo posto, da parte alta della classifica e, nel momento in cui prendi calciatori come Rosina e Vitale a testimonianza delle ambizioni della società, la carica ambientale dovrebbe essere fondamentale mentre a  Salerno pare ci sia sempre un segno di scollamento”.

L’Avellino, dati alla mano, ha preso in entrata circa una quarantina di calciatori. Non credi che questo movimento sia dannosa per dare una continuità tecnica e formare un’ossatura della squadra?

E’ una giusta considerazione e, a conti fatti, eccezion fatta per i vari D’Angelo e Castaldo si fa fatica ad individuare un nucleo storico che potrebbe aiutare quando c’è un susseguirsi di allenatori perché non è semplice quando oltre ad un cambio della guida tecnica c’è anche questo ricambio di calciatori. Per molte società la Serie B è una fucina di talenti da creare e far crescere ma, in casi come i vari Bastien o Roberto Insigne, non c’è un progetto di crescita ma solamente un passaggio in terra irpina. Toscano è un buon tecnico che si è meritato una chance del genere ma che va messo nelle giuste condizioni: prima di tutto bisogna saper aspettare essendo l’Avellino una squadra giovane. Venendo da due st5agioni, una ottima con Rastelli ed una giusta lo scorso anno, credo che quest’anno l’Avellino debba mettere in chiaro l’obiettivo della squadra che è quella della permanenza in B e non fare proclami come lo scorso anno partendo con obiettivi che non sono alla portata della rosa.

Casertana, Juve Stabia e Caturano le eccellenze campane in Lega Pro. Chi potrà fare meglio tra le due compagini e, per ciò che concerne il bomber del Lecce, potremmo aspettarcelo in B già il prossimo anno o ha bisogno di ulteriore gavetta?

“Per quanto riguarda Caturano è sicuramente un buon giocatore, un attaccante interessantissimo per la categoria e che può fare la B ad occhi chiusi anche perché la differenza tra le prime due di Lega Pro, Lecce e Foggia, e la media squadra di Serie B mi sembra molto sottile e relativa.

Credo che quest’anno le due pugliesi non possano fallire, vedo la Casertana di Auteri dietro e la Juve Stabia di Fontana 1 o 2 gradini più dietro ma il tecnico sta lavorando per portare le Vespe al top attraverso il lavoro. Non vedo la Casertana ai play-off che anche quest’anno è partita in ritardo e sta già facendo un ottimo lavoro”.