23 Settembre 2021

ESCLUSIVA PSB – Cosenza, Caso: “Con Gori c’è una grande intesa. L’obiettivo primario del club è chiaro: la salvezza”

ESCLUSIVA PSB COSENZA CASO – Giuseppe Caso, talentuoso attaccante classe 1998 di proprietà del Genoa, ma attualmente in prestito al Cosenza, di cui ne sta facendo le fortune, è stato raggiunto in esclusiva dalla nostra redazione. Il giocatore, fin qui, ha collezionato 5 presenze con la maglia dei Lupi, condite da 1 gol e 1 […]

ESCLUSIVA PSB COSENZA CASOGiuseppe Caso, talentuoso attaccante classe 1998 di proprietà del Genoa, ma attualmente in prestito al Cosenza, di cui ne sta facendo le fortune, è stato raggiunto in esclusiva dalla nostra redazione. Il giocatore, fin qui, ha collezionato 5 presenze con la maglia dei Lupi, condite da 1 gol e 1 assist

Essendo all’esordio in Serie B, che campionato ha trovato sotto l’aspetta tattico, tecnico e agonistico?

Ho trovato un campionato di alto livello, sia sotto l’aspetto tecnico che tattico. C’è tanto agonismo, ogni partita viene interpretata come se fosse una finale. Ho trovato organizzazione e tanta qualità. E’ un campionato equilibrato, ci sono squadre fortissime.

Lei che ha vissuto calcisticamente e non solo in ambienti importantissimi come quelli di Firenze e Genova, quali insegnamenti si porta in valigia?

A Firenze ho vissuto circa 10 anni. Sono arrivato bambino, intorno ai 10 anni, per poi andarmene alla soglia dei 20. Mi hanno educato e formato, a loro devo tutto. Al Genoa invece sono approdato lo scorso anno. Ma anche quella è stata una tappa fondamentale, perché lì mi hanno dato l’opportunità di allenarmi con grandi campioni e di esordire in Serie A. Li ringrazierò per tutta la vita.

Addentrandoci invece nella realtà cosentina, salta subito all’attenzione della critica la bassa età media di questo gruppo, tra i più giovani della Serie B. Che aria si respira all’interno dello spogliatoio?

La squadra è molto giovane, vero. Però facciamo tesoro dei nostri veterani perché sono loro che ci aiutano e ci supportano. Si è creato un ambiente fantastico, con un mix di gioventù ed esperienza che alla lunga può essere un fattore aggiunto. Stiamo bene insieme e si stanno creando tante belle amicizie. Sono contentissimo della mia scelta. Poi il calore dei tifosi è incredibile.

Dopo le prime due uscite, in cui eravate chiaramente in difficoltà, contro Vicenza, Perugia e Como avete dato prova di grande maturità. Sotto quale aspetto potete ancora migliorare?

Il gruppo si è completato da poco, abbiamo circa un mese di ritardo rispetto agli altri club e il non aver svolto insieme la preparazione incide. Lavoriamo sodo giorno dopo giorno e i miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti. Stiamo insieme sempre meglio, anche fuori dal campo, e l’affinità poi prosegue nel rettangolo verde. Abbiamo disputato tre buone prove ma adesso siamo chiamati a non abbassare la guardia.

All’orizzonte c’è il derby contro il Crotone, squadra che ambisce ad obiettivi importanti. Che gara vi aspettate e come la state preparando?

Sì, il Crotone è una grande squadra. Sarà una gara difficilissima, che dovremo affrontare con concentrazione e impegno massimo. Dobbiamo essere generosi e metterci a disposizione l’un l’altro, ci sarà da sacrificarsi. Con queste componenti potremo fare una grande partita.

Da un punto di vista tecnico sta facendo grandi cose in campo, deliziando tifosi e non con giocate di pregevole fattura. Ciò che mi sta più colpendo, però, è la sua capacità, sotto l’aspetto tattico, di riuscire a cucire in modo egregio il gioco tra il centrocampo e l’attacco. Dal punto di vista personale, che cosa si aspetta da questa stagione?

Mi aspetto di crescere e di fare bene per il gruppo. Giocando in questa posizione riesco a fare bene più cose: fraseggio tra le linee, duetto con il mio compagno di reparto, arrivo in zona gol. E’ una posizione che mi consente di essere utile anche in fase difensiva e di supportare i compagni nel pressing. Spero riusciremo a continuare su questi ritmi, il singolo emerge solo se la squadra funziona.

Due figure che si stanno rivelando molto importanti nel suo percorso di crescita sono Gabriele Gori e mister Zaffaroni. Cosa rappresentano per lei?

Io e Gabriele siamo cresciuti insieme ai tempi della Fiorentina, poi ci siamo ritrovati ad Arezzo. Siamo molto legati in campo, ma soprattutto fuori. C’è una grande intesa e spero che ciò possa essere utile ai fini del campionato. Sono molto contento di averlo ritrovato qui perché, oltre ad essere un grande calciatore, è un grande amico. Mister Zaffaroni sta dimostrando il suo valore. Per lui il duro lavoro e la coesione del gruppo sono la base da cui partire, per qualsiasi obiettivo. Ci chiede concentrazione continua, ma sta dando tanto ad ognuno di noi. Lo ringrazio, come ringrazio la società per la possibilità che mi è stata concessa.

Premesso che il campionato è ancora lungo e che le insidie sono davvero tante ma, se la squadra riuscirà ad esprimersi sempre in questo modo, dove potrà arrivare?

Questa squadra settimana dopo settimana deve dimostrare il valore che ha, proprio come ha detto il mister. Abbiamo disputato ottime prestazione, ma siamo ancora all’inizio. L’obiettivo primario, però, è chiaro: la salvezza.