8 Aprile 2024

Venturato a PSB: “Quanto fatto a Cittadella rimarrà nella storia. SPAL? Esonero immeritato”

Le parole dell'ex tecnico del Cittadella ai nostri microfoni

Venturato Cittadella

Roberto Venturato, allenatore del Cittadella

Mister Roberto Venturato, ex tecnico tra le altre del Cittadella, è intervenuto a “La Fiera del Calcio”, in onda tutti i lunedì alle 17 su Twitch, dove ha parlato ai nostri microfoni. Ecco le sue parole.

Ha la sensazione di aver fatto la storia del Cittadella?

“La Serie C è stato il punto di partenza di 6 anni straordinari, lì abbiamo costruito una base importante di squadra che ha vinto il campionato con 11 punti sulla seconda con varie giornate d’anticipo. Tutto parte da quel momento. Per i numeri scritti, per i giocatori valorizzati, per il gioco espresso – grazie anche al lavoro condiviso con staff e dirigenza – quanto fatto rimarrà nella storia del calcio italiano”.

Per tutto quello che di buono ha fatto, si sente in credito col calcio?

“Ci tengo a sottolineare che una pagina di storia è stata scritta sia col Pizzighettone, dove sono passati tanti giocatori importanti tra cui Pascali che ho voluto fortemente a Cittadella, che con la Cremonese. In merito al periodo granata è mancata la ciliegina della Serie A e questa è una cosa che mi dispiace molto. Credo che la piazza meritasse una soddisfazione così grande.

La SPAL è stata una scelta ponderata perché parliamo di una realtà innamorata della propria squadra e mi dispiace per non aver ottenuto i risultati che avevo in testa. Nella prima parte della mia esperienza abbiamo fatto qualcosa di straordinario salvando la squadra con 2 giornate d’anticipo. L’anno successivo sono stato esonerato con molto demerito, visto che eravamo a -1 dai play-off e in linea con gli obiettivi stagionali. Mi dispiace di non aver trovato squadra in questo campionato, perché c’era tanta voglia e determinazione da parte mia. Spero di farlo nella prossima stagione”.

In Gorini quanto vede del suo calcio e quanto, invece, se n’è distaccato?

“Bisogna dare grande merito all’atteggiamento e al metodo Cittadella, in particolare del direttore, che riesce a darti certezze, valorizzando il lavoro quotidiano. Gorini ha vissuto 6 anni col sottoscritto, quindi qualcosa delle mie idee gli è rimasto, e più di qualcosa ha aggiunto di suo. Come è giusto che sia, ha dato la sua impronta alla squadra”.

Qual è stato il giocatore allenato che maggiormente l’ha emozionata?

“Mi è dispiaciuto molto che un giocatore del talento di Varnier non giochi oggi in Serie A, per via di infortuni molto gravi. A 17-18 anni mi ha veramente stupito ed erano anni che non vedevo capacità del genere. Tra gli altri posso citare anche Kouamé, ora alla Fiorentina e Iori, che meritava più anni di massima serie. Le emozioni nei 6 anni granata sono state tante, ma questi tre li metto in cima ai ricordi”.

Cassano è pronto per il salto in A?

“È un giocatore che ha talento e qualità, personalmente non lo conosco. La differenza la fa sempre l’uomo, ma essendo il suo primo campionato ha dimostrato talento. Spetta solo a lui confermare tutto ciò, perché nello sport fanno la differenza la fame e la capacità di guardare avanti, non fermarsi a quanto ottenuto, pensando di fare sempre meglio”.

Interesse del Palermo per lei: verità o invenzione?

“Non ho avuto nessun contatto diretto con loro, ma il fatto che una realtà del genere possa aver pensato a me mi fa enormemente piacere. È stata fatta una scelta diversa, prendendo un tecnico che ha fatto molto bene l’anno scorso a Bari. In questo momento devo essere bravo ad attendere l’occasione giusta”.