23 Novembre 2024

ESCLUSIVA PSB – Garzya: “Cremonese? Stroppa cambierà le cose. Palermo-Sampdoria? Potrebbe costare la panchina”

La nostra intervista all'ex difensore

Photo by Dino Panato/Getty Images - Via One Football

Dalla lotta al vertice fino a quella salvezza, passando poi per le sorprese del campionato. Abbiamo analizzato insieme a Luigi Garzya, ex difensore e attualmente allenatore, l’andamento del campionato di Serie B. Di seguito l’intervista completa.

Mister, partirei da un’analisi generale sul campionato. Lo Spezia continua a macinare punti pesanti e resta in scia del Pisa. Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno?

“Il lavoro di D’Angelo a Spezia è servito tanto, ma che si ritrovino in alto per me è una sorpresa fino a un certo punto. Hanno un organico attrezzato, magari non per vincere ma per i playoff sicuro e hanno una caratteristica simile a tutte le altre piazze di vertice: c’è fame di calcio e non bisogna dimenticare che fino a due anni fa erano in Serie A”.

Chi ha vissuto una partenza un po’ confusa è la Cremonese, la squadra è comunque in zona playoff ma forse ha risentito della situazione legata alla panchina?

“La Cremonese, insieme al Sassuolo e al Palermo, ha il miglior organico della Serie B. Loro puntavano a vincere il campionato direttamente ed è strano che stiano facendo fatica. Il campionato però è ancora lungo. Il cambio di allenatori nel loro caso non credo abbia creato confusione, anche perchè Stroppa conosce molto bene Cremona e sono certo che le cose cambieranno perchè è un club costruito per vincere il campionato. Ci sta che il percorso alle volte sia costituito da ostacoli però l’importante è rimanere nella scia dei playoff, il tempo per recuperare c’è. Ci sono squadre in condizioni certamente peggiori. Anche il Palermo, come detto, era accreditato a vincere direttamente, con un allenatore vincente e con tanti giocatori che hanno giocato in A. Poi però c’è il campo che sta dimostrando quanto difficile sia questo campioonato e quanto non ci sia nulla di scontato perchè c’è tanto equilibrio”.

Tra le sorprese del campionato, ne troviamo ben tre nelle zone nobili della classifica, ci sono soprattutto le squadre neopromosse. Se lo sarebbe aspettato?

“Le neopromosse di Serie C stanno facendo molto bene ma me lo aspettavo perchè hanno stravinto i propri campionati giocando bene. Questo aspetto è fondamentale, avere un’identità di squadra, qualsiasi sia il campionato, è una base fondamentale. A questa, poi, sono bastati pochi ritocchi per poter affrontare al meglio questa categoria. Poi esprimere un bel calcio sicuramente ti aiuta a sopperire ad alcune mancanze tecniche”.

In zona retrocessione, non senza stupore, troviamo invece due squadre che fino allo scorso anno erano in Serie A. Posto che la Serie B sia un campionato pieno di insidie, quali possono essere state le difficoltà maggiori?

“Sulla Salernitana stanno pesando anche le difficoltà societarie. Petrachi ha fatto un gran lavoro ed è riuscito comunque a piazzare degli ottimi giocatori in sostituzione di calciatori importanti. Per me quindi è una buona squadra e non mi aspettavo quella posizione di classifica. Il Frosinone, invece, è una sorpresa in negativo. Lo scorso anno hanno fatto per larghi tratti bene in Serie A e ti ritrovi ultimo in Serie B ma è un film già visto, è già successo ad altre squadre. Non credo abbia pesato quella retrocessione all’ultima giornata perchè sono andati via quasi tutti i giocatori presenti nella scorsa stagione. Hanno ricominciato quest’anno con un nuovo organico, quindi, a livello psicologico non credo abbia influito. Ma è una situazione assolutamente inaspettata”.

Una piazza che lei conosce bene è, invece, il Bari. Playoff raggiungibili dopo gli ultimi risultati?

“Il Bari può ambire qualcosa di importante perchè i playoff sono un campionato a sè e possono raggiungerli perchè hanno una buona squadra. Il rammarico è che in una piazza importante come Bari basteerebbero un paio di innesti di categoria o anche di Serie A per fare il salto di qualità ma sappiamo i problemi che ci sono a Bari. La Serie A vorrebbe dire cedere la società, quindi, è una situazione atipica però le sorprese sono sempre dietro l’angolo”.

Quali sono le squadre che segue con piacere? Si parla ormai tanto di Mantova, nella sua lista ce ne sono altre?

“Le squadre che mi hanno impressionato di più sono Mantova, Cesena e Juve Stabia ma anche il Cosenza che senza penalizzazione sarebbe tra le prime. Poi ovviamente il Sassuolo ma era pronosticabile perchè compete per vincere il campionato. La delusione, oltre al Palermo, è la Sampdoria, altra squadra costruita per vincere e che invece stanno facendo fatica”.

Sui singoli anche lei dice Shpendi?

“Shpendi potrebbe presto fare il salto in A perchè sono dell’idea che quando un giocatore ha il gol nel DNA, lo ha in tutte le categorie e anche in prospettiva futura è un ottimo giocatore”.

Domanda secca, chi vince tra Palermo e Sampdoria? Qualche anno fa valeva la Champions League…

“Palermo-Sampdoria? In casa il Palermo non può perdere soprattutto in casa e non può lasciare che quelle davanti scappino ulteriormente. Sarà una partita strana perchè una sconfitta può costare la panchina a uno dei due allenatori perchè spendi tanti soldi, in piazze così importanti e ti ritrovi lì, una sconfitta sarebbe una bella mazzata”.

Il finale, quasi doveroso, è sul Luigi Garzya allenatore. Cosa si aspetta dal futuro?

“Per quanto mi riguarda spero, anche se non ne faccio un’ossessione, in una realtà giovanile. A me è sempre piaciuto lavorare con i giovani, anche perchè so cosa vuol dire prendere nozioni. Con la mia esperienza, vorrei trasmettere quello che mi è stato trasmesso negli anni da tanti allenatori, dare una mano ai ragazzi perchè comunque ne hanno bisogno i nostri settori giovanili”.