22 Febbraio 2018

ESCLUSIVA PSB – Frosinone, Beghetto: “Ho trovato l’ambiente ideale, spero di rimanere anche nella prossima stagione”

A detta di molti, nella scorsa stagione il suo era il miglior piede mancino della Serie B, almeno fino a quando non è arrivata la chiamata del Genoa. Andrea Beghetto lascia così la SPAL per l’avventura in massima serie, il sogno di ogni calciatore sin da bambino. Con il Grifone non arriva però l’esplosione da […]

A detta di molti, nella scorsa stagione il suo era il miglior piede mancino della Serie B, almeno fino a quando non è arrivata la chiamata del Genoa. Andrea Beghetto lascia così la SPAL per l’avventura in massima serie, il sogno di ogni calciatore sin da bambino. Con il Grifone non arriva però l’esplosione da tanti auspicata, ed ecco che l’esterno sinistro classe ’94 accetta la chiamata del Frosinone, società con la quale sta disputando una grande stagione, confermando le ottime sensazioni avute nella passata annata. Abbiamo raggiunto in esclusiva il ragazzo, queste le sue dichiarazioni.

Ciao Andrea, congratulazioni per l’ottima stagione che stai disputando col Frosinone. Per il secondo anno consecutivo giochi il campionato di Serie B con una squadra di vertice, con la differenza che quest’anno siete accreditati da tutti gli addetti ai lavori come favoriti. Cosa cambia sul piano dell’atteggiamento tra un’esperienza come quella alla SPAL e questa?

Qui a Frosinone l’obiettivo è stato sin da subito quello di fare un campionato importante, nelle posizioni di vertice, mentre alla SPAL, essendo la squadra una neopromossa, non c’erano certe aspettative. Questo comporta anche un differente atteggiamento in campo, dato che gli avversari ora ci affrontano in maniera diversa”.

Restando un attimo focalizzati sulla tua avventura a Ferrara, quanto ha inciso sul tuo percorso di crescita la fine del rapporto con la società estense?

È stata fondamentale perché mi ha permesso di fare un grande salto. Ringrazio quindi il direttore e il mister Semplici perché mi hanno dato la possibilità di vestire quella maglia, dimostrando di riporre grande fiducia in me”.

Con la maglia del Genoa nei primi sei mesi 2017 non hai avuto grande fortuna, quale credi che sia la causa?

Quando si fa un salto dalla Serie B alla Serie A cambiano sicuramente i ritmi di gioco e la lettura delle situazioni. È un campionato totalmente diverso, in cui ci vuole tanta qualità e allo stesso tempo molta fisicità. Ritengo sia necessario un periodo di adattamento che può variare per ogni calciatore, ma ritengo di essermi ben comportato quando sono stato chiamato a dover dire la mia in campo. Sono quindi soddisfatto dell’apporto che ho dato”.

Torniamo in Ciociaria, la tua nuova “isola felice”: come ti trovi con mister Longo? Ti piace la sua impronta di gioco nettamente offensiva e la posizione di campo in cui ti ha collocato?

Qui a Frosinone mi trovo benissimo, perché l’ambiente è quello giusto per crescere e migliorare. Il mister è molto preparato, così come il suo staff, difatti ogni settimana ci danno le indicazioni giuste. Mi piace molto l’impronta di gioco del nostro allenatore, perché mi piace più attaccare che difendere. Il suo credo tattico ci permette di essere una delle squadre che segna di più in tutto il campionato”.

Ora è giunto il momento di una rapida digressione sul passato. Nonostante la giovane età, sei un calciatore che di gavetta ne ha fatta molta: in che misura i campi di periferia hanno contribuito a formarti, sia come calciatore che come uomo?

Penso che gli anni trascorsi in Serie D siano stati fondamentali, soprattutto perché mi hanno permesso di crescere molto come persona. Ho imparato a relazionarmi all’interno di un gruppo composto da persone che avevano giocato in categorie superiori, oppure che militavano comunque da diverso tempo in Serie D. Lo ritengo un passaggio importantissimo per i calciatori che necessitano di fare la famosa gavetta”.

In chiusura, invece, proviamo a fare delle considerazioni sul futuro: ti vedi ancora a lungo con la maglia dei Canarini addosso?

Ci spero vivamente perché, come ho detto prima, mi trovo molto bene qui in Ciociaria. Spero di rimanere anche nella prossima stagione, magari in una categoria diversa”.

A cura di Emanuele Garbato

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