3 Novembre 2025

ESCLUSIVA PSB – Amoruso: “Bari non da playoff, società senza interesse per salire. Samp? Il pesce puzza dalla testa. E su Sottil…”

L'intervista completa

L’ex difensore del Bari, Lorenzo Amoruso, è intervenuto IN ESCLUSIVA ai nostri microfoni per fare un bilancio sulla Serie B. In particolare si è concentrato sul rendimento dei Galletti e sul grande lavoro di un suo ex compagno, Andrea Sottil. Di seguito l’intervista completa:

Il Bari è reduce da due vittorie consecutive. Possiamo dire che è in netta ripresa? Dove possono arrivare i Galletti?

“È in netta ripresa, anche se la prestazione non è stata eccezionale. Nel primo tempo il Cesena ha fatto molto bene, secondo tempo è uscito un po’ il Bari, che poi è riuscito a raggiungere la vittoria. Si mette in una situazione più tranquilla, ma non in acque sicure”.

I PLAYOFF – “Diciamo che c’è ancora molto da fare e la squadra non è secondo me attrezzata per i playoff. Può arrivarci, ma deve trovare un percorso perfetto, ed è abbastanza complicato soprattutto in Serie B. Non ha neanche una rosa completa come Palermo, Modena e quelle che sono lì davanti in questo momento. Può arrivare ai playoff, ma nel resto delle partite deve giocare a un livello altissimo. Difficile pensare a questo perché normalmente dopo 10 partite hai già un’idea sulle potenzialità di una squadra e abbiamo capito che sarà una stagione in cui il Bari potrà salvare in maniera tranquilla”.

Lei sostiene che non sia una squadra da playoff. Cosa gli manca?

“Mancano i giocatori che son da categoria e che son bravi a lottare in quelle posizioni di classifica, manca l’esperienza in alcuni giocatori. La Serie B è un campionato che devi conoscere bene perché sai bene che devi gestire le forze di alcuni giocatori e quando c’è da non perdere la partita bisogna accettare anche il pareggio. È un campionato che va gestito, e per far questo hai bisogno di esperienza e di gente anche di categoria superiore. E Bari sulla carta lo potrebbe essere perché comunque è una piazza ambiziosa e con un bacino di utenza gigantesco se pensiamo anche alle piccole realtà che ci sono in Serie B e anche in Serie A. Chiaro che la società non ha dimostrato questo interesse di salire in Serie A, perché poi gli interessi sarebbero stati ben altri”.

Lei ha giocato alla Fiorentina con Andrea Sottil, ora allenatore del Modena. Si aspettava un avvio così dai gialloblù? Quale è il loro punto di forza?

“Andrea ha fatto molto bene anche in altri posti dove è andato, è un allenatore che sa mettere molto bene la squadra in campo e che fa lavorare i giocatori tanto anche sul punto di vista fisico. Chiaro che non so la capacità di quella rosa, quanto potrà restare a quei livelli. È una rosa non lunghissima e in Serie B potrebbe essere un problema, mi auguro possa coronare un sogno importante. Il Modena sta facendo vedere un ritmo, una compattezza importante, probabilmente non preventivati a inizio stagione. È una squadra difficile da battere e soprattutto da fargli gol. Questo non è un dato da sottovalutare, perché anche in Serie A quando subisci pochi gol la classifica ti sorride quasi sempre”.

Cosa ha dato Sottil a questa squadra?

“Intanto sono arrivati altri giocatori, poi la chiave dell’allenatore è quella di adattare le caratteristiche di questi al suo modo di vedere il calcio e di fare calcio. Poi ci metti dentro la preparazione atletica, fisica e mentale, che a volte sembra essere sottovalutata, ma è importantissima. E quindi probabilmente ha trovato la chiave per farli coesistere dandogli un gioco e una connotazione tecnico tattica che li fa stare bene e li collega uno con l’altro. Quando ho visto che il Modena stava facendo un campionato diverso da quelle che erano le aspettative, ho approfondito la visione e mi son reso conto che è una squadra che corre tanto e si muove bene. Ha poi la sfrontatezza di essere una squadra su cui nessuno puntava all’inizio come la squadra più forte, la classifica è invece abbastanza chiara”.

Che bilancio si può fare sulla Serie B dopo 11 giornate?

LA SAMPDORIA – “La Sampdoria ha un momento che dura da qualche anno, hanno cambiato ora allenatore e spero che chi è arrivato riesca a tirarla fuori da questa situazione. Ho la strana impressione però che c’è qualcosa che non riesco a leggere. Non è possibile che con un pubblico del genere e con gente così e con una storia e un passato non si riesca a sistemare le cose. Se il problema si protae da qualche anno, c’è da verificare qualcos’altro. Il pesce inizia a puzzare dalla testa, c’è qualcosa che non torna. Quando arrivano queste problematiche non può essere solo un problema di allenatore e chi è all’interno lo sa meglio di noi”.

LA SERIE B – “Le squadre forti sono quelle che sono davanti, il Palermo su tutte perché ha giocatori di una certa caratura e perché sono tre anni che sta facendo bene le cose e sta crescendo. Ha perso qualche partita per ora, ma credo che alla fine ce la ritroveremo lì. Il Modena è la sorpresa, poi tra 10 partite avremo un’idea migliore della squadre che saranno lì a lottare per la Serie A. I valori comunque anche adesso si intravedono, poi ogni anno il campionato di Serie B porta qualcosa di diverso nel rush finale”.

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