1 Agosto 2020

Due perle da Dieci: Gaetano chiude con una promessa

GIANLUCA GAETANO CREMONESE – Due pennellate che hanno liberato calcio nella sua forma più artistica. Colpi che Gianluca Gaetano ha sempre avuto nel suo distinto DNA, quello dei calciatori diversi, speciali, virtuosi. Ieri, avversario l’ottimo Pordenone, la semplicità mostrata nella preparazione in entrambe le occasioni che hanno permesso al talento classe 2000 di esultare era […]

GIANLUCA GAETANO CREMONESE – Due pennellate che hanno liberato calcio nella sua forma più artistica. Colpi che Gianluca Gaetano ha sempre avuto nel suo distinto DNA, quello dei calciatori diversi, speciali, virtuosi. Ieri, avversario l’ottimo Pordenone, la semplicità mostrata nella preparazione in entrambe le occasioni che hanno permesso al talento classe 2000 di esultare era palesemente l’apripista al più legittimo degli epiloghi. Nulla da fare quando il talento si fonde alla balistica.

Due conclusioni indirizzate sul secondo palo, la destinazione preferita da chi vuole allietare gli spettatori, in campo e fuori, prima con la traiettoria e poi con la visione della rete che si gonfia in una silenziosa manifestazione di incapacità da parte degli avversari di alterare l’esito, il gol. Gianluca Gaetano è un Diez in ogni peculiarità di questa elitaria categoria che, spesso, ha la responsabilità di modulare le emozioni altrui grazie alle proprie giocate. È un Numero Dieci per tecnica, per visione ed eleganza, ma è un Numero Dieci di vent’anni, alla prima esperienza lontano dalla terra che gli ha dato i natali, per giunta nella peggior fase che la storia recente ricordi. Pazienza, dedizione, voglia di imparare e migliorare, dunque: ecco il mantra da seguire.

I tre mesi lontano dai campi hanno sicuramente rallentato l’inserimento nei ritmi atletici e mentali che il calcio “dei grandi” richiede. Riprendere è stato complicato, senza dimenticare le peripezie che hanno caratterizzato il percorso della Cremonese: risultati altalenanti, un cambio di allenatore e una salvezza che non era assolutamente scontata. Il lavoro di Bisoli è stato importante, con Gaetano chiamato a rimettersi in gioco per un nuovo allenatore e nuova proposta. È arrivata qualche panchina, ma Gianluca ha avuto la lucidità di farsi trovare pronto quando chiamato in causa. Questo è sicuramente uno dei vantaggi derivanti dall’essere andato via: aver lavorato sulla mente e sulla necessità di ottimizzare le possibilità concesse dal tecnico, senza lasciarsi eccessivamente trasportare dall’emotività.

Quella di ieri è stata una prova, dimostrazione e, allo stesso tempo, promessa: di una grande stagione, la prossima, in cui Gaetano ha intenzione di essere protagonista nella compagine che gli darà fiducia. Un bene per lui, per noi, per il calcio.

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