30 Gennaio 2023

L’MVP di PSB – La sorpresa nella sorpresa: Odogwu trascinatore del capolavoro Südtirol

Prova sontuosa quella dell'attaccante italo-nigeriano contro la Reggina

Nel capolavoro tecnico, tattico e di collettivo che Pierpaolo Bisoli sta clamorosamente compiendo in quel di Bolzano, laddove ha ereditato una squadra, il Südtirol, per molti sulla carta tra le meno attrezzate del campionato cadetto, spicca forse (?) un nome su tutti in grado di rappresentare al meglio lo straordinario percorso della compagine altoatesina: Raphael Odogwu.

L’attaccante, arrivato in Serie B oltre la soglia dei trent’anni, ha trascinato ancora una volta i suoi con una strepitosa doppietta che ha consentito ai biancorossi di battere la Reggina di Filippo Inzaghi, raggiungendo anche quota 8 reti nel torneo attualmente in corso ed eguagliando il proprio record di marcature tra i pro, risalente alla stagione 2019/2020 in Serie C con la maglia della Virtus Verona, in appena un girone abbondante.

Le due marcature messe a referto al cospetto degli amaranto hanno messo in luce alcune delle principali qualità palesate dal classe 91′ in questa stagione: da un lato l’opportunismo in occasione della prima rete, dove si è rivelato abilissimo nel raccogliere un cross di Rover proveniente dalla destra dopo la mancata intercettazione da parte di Contini, e a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto al fine di depositare la palla in rete da due passi; a margine della seconda, invece, nel mettere in risalto la specialità della casa, ossia il colpo di testa, saltando in maniera perentoria tra Cionek e Gagliolo, di certo non gli ultimi arrivati.

Se, da un lato, guardando ai numeri (quantomeno stagionali) e al rendimento del ragazzo torna fisiologicamente in auge il tanto discusso tema relativo al come un profilo con il suo repertorio sia arrivato nella seconda divisione nazionale solamente in “tarda” età dall’altro, invece, viene da pensare a come un calciatore che non ha mai avuto – numeri alla mano – tantissime reti nelle corde (in quanto maggiormente predisposto a lavorare per la squadra, più che a capitalizzare) sia riuscito ad avere un exploit simile sul piano realizzativo proprio nella stagione d’esordio tra i cadetti.

In questo, ovviamente, vi è anche e soprattutto la mano di Bisoli, capace di non limitarsi a sfruttare il possente centravanti italo-nigeriano solo in funzione di un lavoro sporco e maggiormente orientato al sacrificio in favore del collettivo (nel Südtirol di Ivan Javorcic, ad esempio, era solito venire spesso incontro per favorire le uscite dal basso, allontanandosi di conseguenza dalla porta), ma altresì nel mettere in condizioni il calciatore di sprigionare la propria maestosa forza ed esplosività fisica anche in porzioni e situazioni di campo più avanzate e meno dispersive.

Ovvio, poi, che Raphael rappresenti un calciatore più che perfetto per il calcio pragmatico, diretto e senza eccessivi fronzoli del suo attuale allenatore: oltre che portare a spasso la difesa e far salire la squadra, infatti, Odogwu funge anche da principale riferimento offensivo nel momento in cui la truppa altoatesina riparte ricorrendo ai lanci lunghi, pescando il proprio attaccante boa in zone più centrali di campo ed evitando che lo stesso sia costretto ad allargarsi in ampiezza come invece in più di una stagione gli era capitato di dover fare proprio per i suddetti motivi.

Condizioni, queste, che consentono al ragazzo di sfruttare presupposti tecnico-tattici maggiormente in linea con le proprie peculiarità, e di incidere in maniera oggettivamente massiccia anche in zona goal.

Compleanno con doppietta: un giorno, sabato scorso, che Odogwu difficilmente dimenticherà.