18 Aprile 2018

La voce del tifoso – VeneziaMestre, tre punti che valgono oro!

VeneziaMestre brutto, sporco e cattivo. Esattamente ciò che serviva per avere la meglio su di una compagine venuta in laguna con il coltello tra i denti e le spalle quasi aderenti al muro. Complicato aspettarsi del calcio champagne in effetti in questa delicatissima fase della stagione, come dimostrano anche i match di Bari e del […]

VeneziaMestre brutto, sporco e cattivo. Esattamente ciò che serviva per avere la meglio su di una compagine venuta in laguna con il coltello tra i denti e le spalle quasi aderenti al muro. Complicato aspettarsi del calcio champagne in effetti in questa delicatissima fase della stagione, come dimostrano anche i match di Bari e del Palermo a Cittadella, le sfide si giocano ormai sul filo del rasoio, i punti pesano come macigni ed il tempo per recuperare è agli sgoccioli. Sembrano averlo compreso bene i ragazzi di Pippo Inzaghi che per aver la meglio di un ottimo Entella hanno dovuto dar fondo a tutte le energie nervose, rimanendo lucidi nei momenti più difficili, e dimostrando un cinismo finora mai visto.

Nonostante gli appelli in settimana lanciati dall’ex bomber rossonero, la cornice di pubblico non è delle migliori, complice la data e l’orario, ma anche un avversario che non richiama più di tanto. Ma a dispetto di ciò l’atmosfera in curva appare elettrica fin dal prepartita, e la voglia di spingere i ragazzi di Inzaghi al successo dopo quattro turni è quasi palpabile. VeneziaMestre che si presenta in formazione tipo, con il classico 3-5-2 ormai marchio di fabbrica. Stesso schieramento per gli uomini di Aglietti. Ospiti che partono fortissimo chiudendo gli arancioneroverdi nella propria metà campo; i liguri riescono a portare con regolarità almeno quattro uomini ad attaccare l’area di rigore avversaria, ed il pressing sui portatori di palla veneziani è asfissiante. La linea difensiva MAD si dimostra attenta ma poco protetta dai mediani che concedono spazio e possesso ai biancoazzurri. Pinato e Stulac girano a vuoto per parecchi minuti, mentre gli esterni lagunari per scelta o per necessità non hanno possibilità di sganciarsi. Il VeneziaMestre è cosi costretto ad alzare il livello fisico del match, con gli ospiti che sembrano poter vincere ogni palla sporca attraverso un ritmo ed un’intensità da spareggio. Entella che malgrado la predominanza territoriale riesce a costruire solo qualche mischia ed un paio di conclusioni sporche, ma ha il pieno merito di non riuscire a far giocare i veneti, costretti ad una manovra composta esclusivamente di lanci in profondità verso le due punte. Ma è proprio da uno di questi cambi di fronte che nasce la rete del vantaggio veneziano, con Geijo che prima è bravo e poi fortunato nel controllare ed insaccare per l’uno a zero. La sud diventa un’autentica bolgia, i tre punti sarebbero benzina per i sogni unionisti, e nessuno ha intenzione di rimanere a secco.

L’Entella subisce il colpo e la partita si mette nei binari giusti per i padroni di casa che nel finale di tempo si renderanno pericolosi in un paio di circostanze. Scocca l’intervallo ma in tribuna sembrano accorgersene in pochi, tanto si continua a cantare e gioire. La ripresa parte con gli stessi ventidue, compreso Bruscagin che a dieci dallo scadere ha preso il posto dell’infortunato Frey, e con l’Entella che sembra aver ritrovato smalto e convinzione. Il VeneziaMestre mantiene il baricentro basso, ma ora gli spazi sulle fasce si fanno più ampi e le ripartenze più frequenti. Ed è così che da un’altra straordinaria giocata di Geijo, autentico protagonista dell’incontro, scatta il contropiede che libererà Falzerano solo davanti a Iacobucci con il tempo di saltarlo e siglare il raddoppio. L’ultima mezzora è quasi una lezione di controllo del match, con l’Unione che non rischia più nulla ed anzi sfiora la marcatura in almeno tre occasioni.

In un colpo solo vengono così alleviati i problemi cronici di cui parlavamo solo due giorni orsono, ovvero l’incapacità nel mantenere il vantaggio e la poca concretezza offensiva dell’ultimo periodo. Straordinarie le prestazioni del già citato Geijo e di Garofalo, tornato ai livelli che conosciamo. Giornata di riposo per Stulac, almeno in fase d’impostazione, perché in quanto a grinta non gli si può imputare nulla; buona anche la performance di Bruscagin, decisamente più a suo agio come esterno che al centro del trio difensivo.

A sei giornate dal termine della stagione regolare il VeneziaMestre si porta quindi a più quattro dal nono posto e nascondere le proprie ambizioni a questo punto appare quantomeno pleonastico. Probabilmente la squadra di Inzaghi non sarà tra le tre migliori formazioni di questa cadetteria ma i risultati di oggi lasciano trasparire parecchi problemi anche tra quelli che la precedono in classifica. Ci si domanda apertamente se l’Unione riuscirà a regalarci altri finali emozionanti come le passate stagioni, la curva sud sembra conoscere già la risposta, comunque andrà a finire. Avanti Unione!