20 Settembre 2022

I 4️⃣ perché di PSB: da Cutrone a Liverani, dal mal di gol del Modena a Caso

I 4 "perché" del sesto turno di campionato. Torna il consueto appuntamento del martedì con i quesiti posti dalla nostra redazione

MODENA FC

Sesta giornata in archivio per la Serie B e sosta per le Nazionali che lascia spazio a riflessioni per le 20 squadre cadette. Prima di proiettarci a quel che sarà, però, sono stati diversi gli spunti su quel che è stato. Di seguito i 4 “Perché” della nostra redazione.

Perché Cutrone non ha mantenuto le aspettative?

L’inizio del suo percorso tra i grandi è stato scintillante, basti pensare che 27 dei 40 gol realizzati nel calcio professionistico sono arrivati nelle prime due annate in cui è stato aggregato ai grandi del Milan (2017-2018 e 2018-2019). Patrick Cutrone sembrava essere qualcosa di nuovo per il calcio italiano, o forse – per meglio dire – la riscoperta del gusto del passato in una contemporaneità che rifiutava calciatori come lui. Scaltro, felino, fulmineo in area di rigore, poco elegante ma tanto efficace. Promotore di un modus vivendi calcistico proveniente dalla polvere della difficoltà, sorprendendo in un certo senso per il suo essere anticonvenzionale rispetto alle richieste che si stavano affacciando, e che ora sono definitivamente esplose, nel mondo dei centravanti. Patrick, così giovane e così volitivo, desiderava ergersi a pioniere del sacrificio, rappresentante di quella working class non baciata dalla dea del talento ma accarezzata dalla divinità dell’ambizione. Il copione, successivamente, gli ha consegnato battute differenti rispetto a quanto ci sarebbe immaginato, da eseguire con scenografie italiane, inglesi e spagnole. Patrick non ha mantenuto numeri e aspettative, e ha deciso di ripartire da casa – Como – per riscoprire il piacere del calcio. Lui viene da lì, dai contesti dove bisogna sudare per emergere e faticare per consacrarsi. La doppietta nel match contro la SPAL ha confermato che, a quanto pare, la scelta potrebbe essere stata giusta. A 24 anni nessuno può permettersi di non concedere altre opportunità.

Francesco Fedele

Perché Fabio Liverani sta schierando tanti calciatori fuori ruolo?

Squadra che vince non si cambia, ma il Cagliari all’Unipol Domus è incappato in una brutta sconfitta contro il Bari perdendo lo slancio generato dalle due vittorie consecutive. Proprio i 6 punti in 2 gare avevano spinto tutti a mettere sotto al tappeto la polvere di alcuni equivoci tattici. Marco Mancosu, tornato in Sardegna con tanta voglia ma pur sempre non giovanissimo, sta giocando da ala sinistra. Nahitan Nandez, fuori categoria e dotato di ottima corsa ma pur sempre centrocampista, sta occupando il medesimo ruolo a destra. Nicolas Viola, play di valore indiscutibile nel campionato di Serie B, sta interpretando il ruolo di mezzala per favorire la presenza davanti alla difesa di Antoine Makoumbou. L’allenatore ha ottenuto il meglio in carriera giocando col 4-3-1-2 e ha sia trequartista (Mancosu) che seconde punte (Falco e Luvumbo). Risulta palese che al momento la sua impronta sia ancora poco tangibile e che, in attesa di poter incidere maggiormente, abbia dato fiducia a una formazione che stava macinando punti. I nodi, tuttavia, sono venuti al pettine. Liverani ha le armi per cambiare, non può più attendere per farlo.

Emanuele Garbato

Perché il Modena fatica a segnare?

Dopo sei giornate è necessario da sottolineare la poca cattiveria sotto porta dei canarini, che spesso e volentieri riescono a costruire importanti occasioni da gol ma non a sfruttarle al meglio. Il più esperto e navigato Diaw sta aiutando la squadra ma sta faticando enormemente in fase realizzativa. Stesso discorso per Falcinelli, anche se è evidente il ritardo di condizione. L’unico che sembra vedere di più la porta in questo primo scorcio di stagione è il classe 2022 Bonfanti, che ha all’attivo già 2 reti in questo torneo. A sorpresa però non sta giocando con continuità dal primo minuto, anzi. Nell’ultima sfida di campionato persa contro il Genoa il talentuoso attaccante ha trovato spazio soltanto nei minuti finali. Una scelta quella di Tesser che lascia un po’ perplessi.

Francesco Gala

Perché il Genoa ha rinunciato a Giuseppe Caso?

Dopo la grande stagione al Cosenza, Giuseppe Caso si sta confermando anche con la maglia del Frosinone. Tecnica e rapidità per un calciatore che in Serie B sta dimostrando di essere un fattore determinante. Angelozzi, direttore dell’area tecnica del Frosinone, lo ha prelevato a titolo definitivo dal Genoa. La domanda è, dunque, la seguente: perché il Genoa non ha puntato su Caso? In un anno di rivoluzione tecnica dettata dalla retrocessione, e con un allenatore come Blessin che predilige il gioco offensivo, valorizzare un calciatore già presente in rosa e già determinante in cadetteria sarebbe stata una scelta logica. L’idea della dirigenza rossoblù è stata diversa ed il Frosinone si gode Caso che, anche nella sfida al Palermo, è risultato a tratti imprendibile.

Alessio D’Errico